“Gli uomini sono diventati gli strumenti dei loro stessi strumenti”. Lo scrittore Henry David Thoreau, più di cent’anni fa, ci aveva visto lungo. In Italia è in arrivo la nuova Tv Digitale DVB-T2 che consentirà di migliorare la qualità del segnale grazie allo “switch off” dei canali. Un cambiamento destinato a mutare per sempre il mondo della televisione, cambiando frequenza per adottare il nuovo standard: risparmiare banda, liberando una determinata porzione di spettro elettromagnetico in favore del 5G per il traffico dati mobili. Questa scelta, è bene sottolineare, non è dipesa dalla Rai, bensì è stata la Commissione Europea ad imporla a tutte le sue emittenti. Anzi, in concomitanza con questo cambiamento, proprio la Rai ha messo a disposizione di tutti i cittadini il numero verde 800 93 83 62 per comunicare informazioni utili ed aiutargli a capire meglio questo passaggio alla nuova Tv Digitale. Proprio la Rai ne parla ogni sera dal palco del Festival di Sanremo.
Lo switch-off
Questo “spegnimento” – in inglese appunto “switch off” – indica il passaggio dal vecchio al nuovo segnale, da concludersi entro gennaio 2023. Per arrivare preparati a quella data, ogni cittadino potrà effettuare un progressivo “refarming”, cioè riassegnazione delle frequenze, col quale alcuni canali, tra cui quelli Rai, potranno non vedersi più, a meno che non si faccia la risintonizzazione manuale di tutti loro. Tra un anno, a “switch off” completato, per continuare a vedere la nuova tv digitale sarà necessario o un decoder oppure se ne dovrà acquistare una compatibile con i nuovi standard tecnologici. Come in ogni evento o situazione che si rispetti, ci sono sempre i pro e i contro: se da un lato ci sarà una migliore qualità del segnale, così come saranno migliori i servizi e le trasmissioni in alta definizione; dall’altra, anche questa volta, l’italiano si troverà in difficoltà affrontando una spesa, fin’ora non prevista, nonostante l’Italia abbia messo a disposizione i “bonus tv” o “bonus rottamazione”.
Le tappe del cambiamento
I decoder più vecchi andranno sostituiti, chi possiede invece una televisione di nuova generazione compatibile – per saperlo basta accedere al canale 500 – dovrà solo fare una nuova sintonizzazione verso i MUX. Questo passaggio, però, non avverrà in tutta Italia contemporaneamente, infatti a ragione di ciò sono state “create” quattro aree distinte che comprendono le regioni con il loro “switch off” scaglionato. Si è iniziato con le aree 1 e 3 dal 1° settembre al 31 dicembre 2021: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Province autonome di Trento e Bolzano, Veneto e Valle d’Aosta. Dal 1° gennaio al 31 marzo toccherà all’area 2 con Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Sardegna e per ultima l’area 4 con Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia dal 1° aprile al 20 giugno 2022.