sabato, 27 Luglio 2024

Napoli, terremoto Campi Flegrei: scosse fino a 4.4 di magnitudo. Notte in strada per molte persone

Ben 150 scosse hanno interessato il territorio dell'entroterra napoletano, non si vedeva un fenomeno simile dal terremoto dell'Irpinia.

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La terra trema ancora nella zona dei Campi Flegrei. Durante la giornata di ieri 20 maggio un consistente sciame sismico ha colpito il territorio situato tra Bacoli e Pozzuoli, seminando il panico anche a Napoli e nei paesi limitrofi. La scossa di terremoto più intensa è stata registrata alle 19:51: 4.4 di magnitudo, la più forte dal terremoto dell’Irpinia del 1980.

Fino alle 00:31 la terra ha tremato circa 150 volte, spingendo una parte della popolazione a trascorrere la notte in strada. Al momento, stando a quanto evidenziato dai sopralluoghi subito dopo il terremoto, alcuni edifici avrebbero riportato danni superficiali e non sarebbero stati segnalati feriti. Immediata la risposta delle autorità sul territorio, con Forze dell’Ordine e Protezione Civile che, a differenza degli eventi scorsi, hanno prontamente evacuato 35 famiglie in via precauzionale. Al porto di Pozzuoli e sul lungomare Pertini sono state allestite delle tendopoli dove accogliere coloro che non hanno fatto rientro a casa.

Immediato l’intervento anche dei sindaci che in seguito hanno disposto la chiusura delle scuole per la giornata di oggi. Il provvedimento ha interessato non solo Bacoli e Pozzuoli ma anche gli istituti delle Municipalità IX e X di Napoli (Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo e Pianura). Anche a Qualiano, uno dei comuni dell’area nord, il sindaco ha ritenuto opportuno fare lo stesso.

Il terremoto, la paura e il rientro a casa

In molti se lo aspettavano, qualcuno è rimasto sorpreso e spaventato. Il terremoto che ieri ha colpito soprattutto Pozzuoli, comune vicino Napoli, ha scatenato il panico generale.

Centinaia sono state le persone che si sono riversate in strada dopo l’evento dovuto al bradisismo dei Campi Flegrei. Diverse famiglie, in via precauzionale, hanno preferito non fare rientro a casa relegandosi in auto o nelle tende allestite in seguito al sisma. Alcuni problemi sarebbero sopraggiunti per la mancanza di bagni chimici, i quali sarebbero stati trasportati nei luoghi di interesse solo alle prime luci del mattino.

Malgrado la situazione tesa, complici anche le condizioni meteorologiche poco favorevoli, ci sono stati i primi rientri in casa, sebbene il timore persista.

L’Ingv continua con il monitoraggio

L’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) continua a monitorare la situazione. L’enta tiene d’occhio soprattutto l’eventuale aumento della velocità di sollevamento che almeno per ora non registra cambiamenti rispetto ai soliti 2 cm al mese.

Trremoto campi felgrei sisma

In seguito ai rilievi post-terremoto, non è stata registrata alcuna variazione dell’andamento nelle deformazioni orizzontali o locali del suolo rispetto al momento precedente allo sciame sismico di ieri.

I parametri geochimici non mostrano variazioni significative rispetto agli andamenti degli ultimi mesi, se non il ben noto incremento di temperatura e pressione che caratterizza il sistema idrotermale. La sismicità non è un fenomeno prevedibile, pertanto non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciame in corso“.

L’Ingv continua dunque le sue attività di monitoraggio ordinarie e straordinarie tenendo costanti i rapporti con la Protezione Civile nazionale e regionale.

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