sabato, 27 Luglio 2024

Medio Oriente, morte di Raisi: parlano i vertici internazionali

Le diverse dichiarazioni di cordoglio dei vertici internazionali dopo la tragica sciagura aerea della scorsa notte

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Messaggi di solidarietà e cordoglio verso l’Iran arrivano da tutto il mondo dopo la tragica morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi. Nonostante la poca chiarezza sulla causa dell’incidente, molte sono state le impressioni suscitate nel mondo della politica internazionale.

La risposta italiana

Immediata è stata la mobilitazione dei vertici del governo Meloni. Il capo del governo infatti ha convocato un vertice a palazzo Chigi – con i ministri Tajani, Crosetto e Piantedosi – da cui è arrivata la “solidarietà dell’Italia al governo e al popolo iraniano”. Sentite e sincere condoglianze per “le vittime della sciagura aerea che si è consumata ieri” arrivano anche dall’Assemblea del Senato presieduta da La Russa e dal capo di Stato Mattarella.

Il cordoglio internazionale

Esternazioni di sostegno e vicinanza arrivano anche da autorevoli voci dell’UE. Il presidente del consiglio europeo Charles Michel e il rappresentante per la politica estera Josep Borrel esprimono il loro sincero cordoglio. Il commissario europeo per la gestione delle crisi Janez Lenarcic precisa che l’aver fornito il servizio di mappatura satellitare Copernicus “non è un atto di sostegno politico ma semplicemente un’espressione della più elementare umanità”.

Il presidente russo Vladimir Putin ricorda il presidente Raisi come un “amico della Russia”, un “grande politico sempre al servizio della madre patria”. Con lo stesso tono di cordoglio esprime le sue condoglianze il presidente turco Erdoğan, che ricorda il collega “con rispetto e gratitudine”.

Non sono mancate, inoltre, risposte dal mondo islamico. Diversi infatti sono stati gli interventi dei leader dei vari paesi che condividono il credo religioso con l’Iran. “Tutte le speranze sono riposte nella mano di Dio, che possa fornire protezione e assistenza a tutti”: così si esprime il presidente della regione curda dell’Iraq Nechirvan Barzani. Con un tono simile si sono espressi il presidente egiziano Al-Sisi, quello sudanese Al-Burhan, il Re di Giordania Abdullah e alcuni esponenti del gruppo libanese Hezbollah.

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