sabato, 27 Luglio 2024

Rafah, Israele sta ammassando truppe per un possibile assalto: colloqui di pace in stallo

Oltre 450.000 persone in fuga da Rafah

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Israele ha concentrato un numero significativo di soldati alla periferia di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, in preparazione di una possibile invasione su larga scala. Sebbene non sia ancora chiaro se l’operazione verrà effettivamente lanciata, fonti dell’amministrazione americana hanno rivelato alla CNN che Israele non ha ancora predisposto i preparativi necessari per l’evacuazione di oltre un milione di persone dalla città.

ONU: 450.000 persone in fuga da Rafah

L’UNRWA ha riportato che circa 450.000 persone sono fuggite da Rafah dall’inizio del mese. “Le famiglie continuano a cercare sicurezza”, si legge in un post dell’agenzia su X, aggiungendo che “nessun posto è sicuro” e che l’unica speranza è un cessate il fuoco immediato.

Al Qatar Economic Forum di Doha, il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, ha dichiarato che i colloqui per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas sono in stallo. “Purtroppo, le cose non stanno andando nella giusta direzione”, ha detto Al Thani, attribuendo parte della colpa alla situazione a Rafah. Ha comunque assicurato che il Qatar continuerà i suoi sforzi di mediazione nonostante le difficoltà.

Intervenendo al NATO Youth Summit a Miami, il vice segretario di Stato americano, Kurt Campbell, ha espresso scetticismo riguardo alla possibilità di una “vittoria totale” di Israele su Hamas. Campbell ha sottolineato che molti Paesi auspicano una soluzione politica che rispetti maggiormente i diritti dei palestinesi, pur riconoscendo le difficoltà attuali.

Egitto valuta la riduzione delle relazioni diplomatiche con Israele
Secondo il Wall Street Journal, l’Egitto sta considerando la riduzione delle relazioni diplomatiche con Israele. Questa mossa è una risposta alla recente presa di controllo del valico di frontiera di Rafah da parte dell’esercito israeliano. Il Cairo ha dichiarato che non invierà aiuti a Gaza finché le truppe israeliane rimarranno al valico.

Un caccia dell’IDF ha intercettato un drone diretto verso Israele proveniente da est. Nel frattempo, le forze americane hanno abbattuto due droni e un missile antinave lanciati dagli Houthi dello Yemen nel Mar Rosso. Non si registrano danni o feriti tra le forze statunitensi e della coalizione.

L’esercito israeliano ha dichiarato che il veicolo dell’ONU colpito ieri a Rafah si trovava in una zona di combattimenti attivi. Due dipendenti delle Nazioni Unite sono rimasti feriti nell’incidente, che è ancora sotto indagine. Le Nazioni Unite hanno affermato che il veicolo era chiaramente contrassegnato, accusando Israele di crimini di guerra.

La situazione a Rafah e nella Striscia di Gaza resta estremamente tesa, con gravi implicazioni politiche e umanitarie. Gli sforzi diplomatici sono bloccati, mentre la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione.

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