martedì, 30 Aprile 2024

Gaza, si lavora per una tregua: Biden rifiuta il colloquio con Netanyahu

Malgrado l'intermediazione dell'Egitto, si ritiene improbabile che si raggiunga un accordo entro l'inizio del Ramadan.

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Durante i colloqui in corso al Cairo, i mediatori e gli inviati di Hamas hanno segnalato “progressi significativi” verso una potenziale tregua nella Striscia di Gaza. Lo ha riportato la televisione statale egiziana, mentre le discussioni sul cessate il fuoco entravano nel secondo giorno. Con l’Egypt, il Qatar e gli Stati Uniti che spingono per una soluzione pacifica, si cerca di porre fine alla guerra di quasi cinque mesi tra Israele e Hamas.

Tuttavia, Israele non ha inviato una squadra di negoziatori al Cairo, esprimendo insoddisfazione per la risposta ricevuta da Hamas sulla bozza elaborata a Parigi il fine settimana precedente.

Secondo fonti anonime, il primo fine settimana di Ramadan, che inizia il 10 marzo, potrebbe essere un momento propizio per una tregua e lo scambio di ostaggi e detenuti palestinesi. Tuttavia, si ritiene improbabile che si raggiunga un accordo entro l’inizio del Ramadan.

Ondata di dimissioni tra i portavoce dell’esercito israeliano
In un altro sviluppo, il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), Daniel Hagari, ha rassegnato le dimissioni, insieme a diversi altri funzionari dell’unità di informazione dell’IDF. Hagari, che ha comunicato quotidianamente sull’andamento della guerra contro Hamas, ha lasciato l’incarico per “questioni professionali e personali”.

L’ultimo tweet di Hagari ha riguardato un incontro tra il Capo di Stato Maggiore e altri funzionari per valutare la situazione in vista del Ramadan, al fine di garantire la libertà di culto rispettando le esigenze di sicurezza.

Continua il conflitto: oltre 30.500 morti in Gaza
Il ministero della Sanità di Gaza ha confermato che il numero di palestinesi uccisi dall’inizio dell’offensiva militare israeliana è salito a oltre 30.500, con quasi 72.000 feriti. Solo nelle ultime 24 ore, sono stati uccisi 124 palestinesi e altri 210 sono rimasti feriti.

Sforzi diplomatici: contatti persi con i leader di Hamas
Secondo fonti anonime, Egitto e Qatar hanno perso i contatti con i leader di Hamas nella Striscia di Gaza, tra cui Yahya Sinwar, da almeno una settimana. Tuttavia, fonti alternative suggeriscono che Sinwar non sia interessato a un accordo di cessate il fuoco con Israele nei prossimi giorni, sperando invece in un’escalation di violenza durante il Ramadan.

Rifiuto di colloqui: Biden e Netanyahu
È stato riferito che il presidente americano Joe Biden ha rifiutato di parlare al telefono con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dopo un attacco delle IDF ai palestinesi in fila per ricevere aiuti umanitari a nord di Gaza. Tuttavia, l’ufficio del primo ministro israeliano ha smentito queste voci, definendole “falsità”.

Incontri imminenti: Biden, Harris e Gantz
Oggi, il vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, dovrebbe incontrare il ministro del Gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz. I due leader discuteranno di un possibile accordo per un cessate il fuoco di sei settimane nella Striscia di Gaza, nonché del ritorno a casa degli ostaggi rapiti il 7 ottobre.

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