giovedì, 2 Maggio 2024

Israele-Hamas, Netanyahu approva il cessate il fuoco

L'annuncio arriva nel giorno della visita in Israele del segretario di Stato americano, Antony Blinken, previsto per le 11:30 ora locale, e un giorno dopo che Hamas ha espresso un atteggiamento positivo verso una proposta di accordo elaborata dal Qatar e dall'Egitto.

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Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, avrebbe dato il suo assenso a un cessate il fuoco con Hamas nella Striscia di Gaza, senza informare il gabinetto di guerra. Questa notizia è stata riportata dall’emittente televisiva Kan. L’annuncio arriva nel giorno della visita in Israele del segretario di Stato americano, Antony Blinken, previsto per le 11:30 ora locale, e un giorno dopo che Hamas ha espresso un atteggiamento positivo verso una proposta di accordo elaborata dal Qatar e dall’Egitto.

Secondo quanto riportato, Hamas ha anche presentato una controproposta in tre fasi per il cessate il fuoco. Tuttavia, l’ufficio di Netanyahu non ha ancora confermato queste indiscrezioni, dichiarando al Times of Israel di non avere risposte immediate alla proposta di Hamas.

La controproposta di Hamas, come trapelato da una bozza visionata dall’emittente al-Jazeera, prevede un piano di cessate il fuoco articolato in tre fasi, con una sospensione dei combattimenti per 135 giorni, ovvero poco più di quattro mesi. Nella prima fase, che dura 45 giorni, si prevede il rilascio di tutte le donne israeliane prigioniere nella Striscia di Gaza, insieme ai maschi di età inferiore ai 19 anni, agli anziani e ai malati. In cambio, Israele dovrebbe liberare le donne e i minori palestinesi detenuti nelle sue carceri.

Nella seconda fase dell’accordo, è previsto il rilascio degli altri ostaggi maschi detenuti nella Striscia di Gaza, mentre nella terza fase si prevede la restituzione dei corpi delle persone uccise durante i combattimenti nell’enclave palestinese. Hamas ha inoltre espresso la speranza che entro la terza fase si possa raggiungere un accordo per porre fine definitivamente alla guerra. Hamas ha specificato che vuole il rilascio di 1.500 detenuti palestinesi, di cui 500 condannati all’ergastolo dalle autorità israeliane.

Nel frattempo, raid aerei israeliani hanno colpito Homs, in Siria, con vittime civili. Lo ha riferito l’agenzia di stampa statale Sana, citando fonti militari, secondo le quali i raid hanno danneggiato edifici residenziali. L’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede a Londra, ha riportato otto vittime, tra cui sei civili, inclusi un bambino, e due membri di Hezbollah.

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