sabato, 27 Aprile 2024

Femminicidi e mass media, un andamento altalenante

Il fenomeno del femminicidio è una piaga che tinge di rosso le pagine nazionali. Secondo uno studio di Volocom, il tema viene affrontato dai media in maniera altalenante e soprattutto a seguito di fatti di cronaca

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I femminicidi sono una macchia rossa indelebile nella cronaca nazionale. Non si fa in tempo ad asciugarsi le lacrime per una donna uccisa, che un’altra sparisce per poi essere ritrovata senza vita. È un trend costante, che ha ampiamente superato la quota delle 100 vittime dall’inizio del 2023. Le pagine dei nostri quotidiani si sono tinte di sangue incessantemente e, secondo le statistiche, nell’ultimo anno sono stati oltre 24mila gli articoli di stampa, tv e web radio ad aver affrontato l’argomento.

Un andamento “altalenante”

Il Capo di Stato, Sergio Mattarella, ha fatto notare che l’attenzione dei mass media sul fenomeno dei femminicidi ha avuto un andamento “intermittente” o “altalenante” nell’ultimo anno, tesi confermata dagli analisti di una società informatica specializzata in Media Monitoring, la Volocom. Una ricerca condotta dalla società dice che “ci sono mesi, magari quelli privi di femminicidi, in cui l’attenzione dei media cala, quando invece l’attenzione dovrebbe restare altissima”.

Volocom: lo studio su stampa e femminicidi

Lo studio di Volocom ha analizzato il “racconto” che la stampa, cartacea e non, fa dei femminicidi e, nell’arco temporale che va da novembre 2022 a novembre 2023, ci sono stati svariati picchi di attenzione, con un totale di 71.472 articoli in cui la parola “femminicidio” è stata citata. Il 25 novembre 2022, giornata contro la violenza sulle donne, ci sono stati ben 775 citazioni. Tuttavia, il giorno con il numero maggiore di citazioni del fenomeno è stato il 9 settembre 2023, quando il femminicidio ha assunto carattere “politico” con la partecipazione alla Mostra del Cinema di Venezia della Commissione bicamerale di inchiesta contro omicidi e violenza di genere. Tra tutte le vittime, invece, quelle di cui si è parlato di più sono state Anna Lisa Fontana, 80esima donna brutalmente uccisa nel 2023, arsa viva dal compagno dopo una discussione, e Vefa Klodiana, morta a causa dei colpi di pistola dell’ex marito. Il 25 novembre di quest’anno ha collezionato un numero elevato di articoli, anche se tutto il mese ha ruotato intorno al fenomeno per questioni di cronaca. Volocom afferma infatti che “protagonista è ovviamente Giulia Cecchettin, il cui caso ha scosso profondamente l’opinione pubblica e convinto la politica a non temporeggiare oltre: Giulia è la 105esima vittima di femminicidio nel 2023”.

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