giovedì, 2 Maggio 2024

Santanchè indagata da mesi, lei si difende: “Non ho mai ricevuto nessun avviso di garanzia”

La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, era indagata per falso in bilancio e bancarotta su Visibilia. Dopo sei mesi di indagini, il giudice ha richiesto la proroga, ma Santanchè afferma di non aver ricevuto nessuna notifica.

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La ministra del Turismo del governo Meloni, Daniela Santanchè dopo un’inchiesta lanciata da Report è al centro di una indagine partita lo scoros 5 ottobre, per bancarotta e falso in bilancio su Visibilia, gruppo di cui era socia di maggioranza e amministratrice fino al 2022.

In senato la ministra si è difesa così: “Affermo sul mio onore che non sono stata raggiunta da alcun avviso di garanzia. Contro di me una campagna d’odio”. La maggioranza si è stretta intorno al ministro mentre il M5S ha presentato una mozione di sfiducia, appoggiata dal Pd di Schlein. Al momento però risulta iscritta nel registro degli indagati alla Procura a Milano.

Oltre al ministro risultano indagate altre cinque persone che hanno avuto ruoli societari:la  sorella Fiorella Garnero, consigliera della società, il compagno della senatrice di Fdi Dimitri Kuntz D’Asburgo, il quale è stato presidente di Visibilia Editore.

La ministra non ha però mai richiesto un avvocato, quindi le comunicazioni per legge sono inviate al suo domicilio, si ipotizza che la cartolina dell’Unep sia ancora in viaggio e potrebbe arrivare nei prossimi giorni.

È stato anche ipotizzato che le indagini contro Daniela Santanchè potrebbero chiudersi entro autunno. Tra le soluzioni trovate dal fisco vi è la possibilità di pagare il debito di 1 milione e 200 mila euro in rate di 10 anni, se l’Agenzia dell’Entrate accetterà la proposta. La procura di Milano potrebbe far chiudere in modo positivo la situazione per tutte i gruppi, cioè sia per Visibilia Concessionaria che per Visibilia srl in liquidazione, come è già successo per la Visibilia Editore e la Visibilia Holding. L’accusa così per bancarotta cadrebbe e rimarrebbe solo l’accusa di falso in bilancio. Dalle indagini fatte dai pm per la ministra e i suoi coindagati potrebbe essere richiesto un processo.

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