venerdì, 29 Marzo 2024

EndoMarch, Roma si tinge di giallo contro l’endometriosi: FOTO – VIDEO

Il 25 marzo si è tenuta a Roma la decima edizione della EndoMarch, la marcia per la consapevolezza sull'Endometriosi organizzata da A.L.I.C.E. Odv che ha richiamato centinaia di persone da tutta Italia

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L’endometriosi esiste!”. È con questo grido di battaglia che sabato 25 marzo è partita la decima edizione della EndoMarch, una marcia pacifica per la consapevolezza sull’endometriosi organizzata dall’associazione A.L.I.C.E. Odv. Un fiume giallo per le vie di Roma, centinaia di cuori a battere all’unisono, un incontro di donne, uomini e bambini da tutta Italia per condividere emozioni ed esperienze di vita. Una vita a lottare contro una malattia invalidante e non riconosciuta che colpisce 3 milioni di donne nel nostro Paese. Un’orda di magliette e palloncini gialli che, dal Colosseo, ha raggiunto l’Altare della Patria sotto la guida carismatica della presidente Francesca Fasolino, che abbiamo intervistato in occasione della manifestazione.

Endomarch Roma

Francesca, ti ritieni soddisfatta di questa marcia?

Assolutamente sì e, dopo gli anni della pandemia, siamo tornati in presenza. Finalmente abbiamo avuto modo di scendere in piazza, sfilare per Roma, rivendicare i nostri diritti e richiedere maggiori tutele alle istituzioni.

EndoMarch Roma: quali sono gli slogan?

Gli slogan sono sostanzialmente i luoghi comuni che noi abbiamo fino ad oggi subito, perché non essendoci riconoscimenti molto spesso non siamo state credute. A questo si aggiunge il ritardo diagnostico che sfiora i 10 anni ormai. Perciò urliamo “Per l’endometriosi non c’è una cura“, “Non è un con un figlio che si guarisce“, “È una malattia cronica“, “È invisibile“, “Chiediamo maggiori tutele lavorative e sociali” perché è una patologia a forte impatto sociale e soprattutto chiediamo riconoscimenti come lavoro agile e riconoscimenti per i nostri caregiver.

E questo molte persone non lo sanno…

No, non lo sanno perché ci vedono marciare per Roma, vestite di giallo, truccate e sempre sul pezzo, ma in realtà non è come sembra. Io in primis ho un’invalidità totale.

Parlaci dell’associazione, come nasce A.L.I.C.E. Odv?

Nasce come proseguo del Team Italy, che è il team italiano tra i 60 al mondo che organizzano in questa giornata la marcia per la consapevolezza sull’endometriosi. Abbiamo voluto proprio chiamarla Associazione Lotta Italiana per la Consapevolezza sull’Endometriosi (A.L.I.C.E.) e abbiamo proprio voluto inserire il concetto della consapevolezza perché molto spesso la diagnosi non basta o comunque occorre fare un percorso interiore per prendere coscienza piena di quello che si ha sostanzialmente. Bisogna lavorare su se stessi per riuscire ad accettare e convivere con la malattia.

Non è facile perché i dolori sono tanti, le rinunce sono tante, soprattutto dopo anni in cui non sei stata creduta e hai perso dei pezzi di vita. Noi, come associazione, vogliamo accompagnare le persone sulla strada della consapevolezza. Per questo ci impegniamo in varie iniziative su tutto il territorio italiano. Organizziamo convegni e abbiamo creato un fumetto di sensibilizzazione per le scuole, perché la prevenzione inizia da lì. Per aderire basta iscriversi sul nostro sito, si compila il form ed è possibile entrare a far parte di questa grande famiglia in giallo.

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