venerdì, 26 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, in arrivo il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia dal valore di 11 miliardi: nel mirino anche l’Iran

Il pacchetto di sanzioni previsto è in arrivo entro il 24 febbraio, anniversario dello scoppio della guerra

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“Per mantenere questa forte pressione” sulla Russia “proponiamo un decimo pacchetto di sanzioni con nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologia verso la Russia. Questo pacchetto vale un totale di 11 miliardi di euro. Proponiamo, tra le altre cose, restrizioni all’esportazione su più componenti elettronici utilizzati nei sistemi armati russi, come droni, missili, elicotteri”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Parlamento europeo in seguito alla presenza di armi nucleari russe nel Mar Baltico.

Il pacchetto di sanzioni previsto è in arrivo entro il 24 febbraio, anniversario dello scoppio della guerra. Von der Leyen aggiunge inoltre che la Russia si sia isolata dall’Europa e dallo scenario mondiale, come conseguenza del suo attacco sul suolo ucraino. “Ad un anno di distanza, questo parlamento ha accolto il presidente ucraino come il vero eroe che è. Ed ad un anno di distanza, le fantasie imperiali di Putin si sono svegliate in una realtà cupa, mentre i sogni dell’Ucraina sono più forti che mai. E prevarranno”.

Le sanzioni previste non colpiranno soltanto la Federazione Russa ma anche le entità iraniane, a seguito della scoperta di centinaia di droni di loro fabbricazione utilizzati sui campi di battaglia in Ucraina. “Questi droni di fabbricazione iraniana uccidono i civili ucraini – è una cosa atroce!”, ha sottolineato Von der Leyen che ha aggiunto: “È nostro dovere sanzionare la Guardia Rivoluzionaria di Teheran e affrontare l’Iran in merito alla fornitura di droni e al trasferimento di know-how per la costruzione di siti produttivi in Russia”. Von der Leyen specifica che il supporto a Kiev “continuerà ad essere stabile e prevedibile, ogni mese. Questo è ciò che l’Europa ha promesso. E noi abbiamo mantenuto la nostra promessa”.

La presidente della Commissione Europea spiega come, a differenza da quello che era stato previsto dalla Russia, l’Europa sia riuscita ad essere indipendente riguardo le forniture di petrolio e gas. Le entrate della Russia derivante dalla loro vendita in Europa sono ridotte di due terzi e la Federazione “ha già perso la guerra energetica che aveva iniziato”, afferma Von der Leyen. In grave perdita, il Cremlino è stato costretto a vendere le sue riserve d’oro.

Nonostante i notevoli aiuti da parte dell’Alleanza Atlantica, l’Alto Rappresentante per la politica estera dell’UE Josep Borrell interviene alla plenaria dichiarando “Abbiamo fatto il massimo a livello economico, militare e finanziario, ma non basta. Voglio essere chiaro, io non voglio una guerra con nessuno, ma per ottenere un negoziato, per ottenere la pace bisogna aiutare l’Ucraina a vincere la guerra”. Conclude invitando ad aumentare il più possibile gli aiuti e affermando che “la guerra si deciderà questa primavera e questa estate”.

Qui parte del video della dichiarazione tradotto in italiano.

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