giovedì, 25 Aprile 2024

“Dammi il solito”, chiede la dose al pusher senza guardare: davanti si ritrova un agente in borghese

L'uomo, non rendendosi conto di avere davanti una persona diversa, ha chiesto la “solita” dose di cocaina. Al posto dello spacciatore, arrestato poco prima, c'era un agente di Polizia.

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Un 50enne italiano si era dato appuntamento con il suo pusher in Lungarno Soderini, a Firenze, all’incontro però si è presentato in abiti civili un agente di Polizia, che intanto insieme ai colleghi aveva arrestato lo spacciatore qualche ora prima. L’uomo, non rendendosi conto di avere davanti una persona diversa, ha chiesto la “solita” dose di cocaina. Così il poliziotto, venendo allo scoperto, ha identificato l’acquirente, che preso alla sprovvista non ha potuto far altro che ammettere l’evidenza dei fatti, confessando il suo “vizio” e dando quindi riscontro all’ipotesi investigativa del Commissariato di Rifredi. Il pusher amico del 50enne, un cittadino tunisino di 26 anni, era stato arrestato sempre lo stesso pomeriggio dalla Polizia per illecita detenzione di sostanze stupefacenti, mentre un altro era denunciato per il reato di ricettazione.

I fatti

La Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato ha svolto un servizio contro lo spaccio di droga vicino parco delle Cascine. I poliziotti, in abiti civili, si sono appostati nei pressi di piazza Gaddi, dove hanno notato una persona sospetta che stava chiamando da una cabina telefonica. Subito dopo è arrivato in bici un secondo uomo, successivamente identificato come il cittadino tunisino di 26 anni. L’uomo che poco prima era stato visto all’interno della cabina telefonica, un 30enne di origine magrebina, avrebbe mostrato all’altro un tablet. Gli agenti quindi hanno voluto vederci chiaro e sono entrati in azione: l’oggetto di quella che sembrava essere una vera e propria trattativa, dopo gli opportuni accertamenti, è risultato il provento di un furto.

Il 30enne è stato quindi denunciato per il reato di ricettazione. Durante il controllo il 26enne, sperando di non essere visto, ha infilato furtivamente la mano nella tasca del giubbotto, per cercare di occultare degli involucri che aveva addosso. La Polizia lo ha sorpreso con poco meno di 8 grammi di cocaina, accuratamente divisa in dosi pronte per essere smerciate. Il 26enne magrebino, già noto alle forze di Polizia per reati della stessa natura, è finito in manette per illecita detenzione di sostanze stupefacenti e condotto nella locale Questura in attesa del rito della direttissima.

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