martedì, 23 Aprile 2024

Sci di fondo, è nata una stella: Simone Mocellini secondo nella sprint di Beitostolen

L'Italia del fondo senza Pellegrino ottiene il terzo podio della stagione grazie al semi-esordiente Simone Mocellini, secondo nella sprint norvegese dietro al campione in carica della Coppa sprint Juve.

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Il 24enne Simone Mocellini si è superato chiudendo in seconda posizione dietro solo a Richard Jouve, il francese campione nella stagione passata della Coppa del Mondo sprint la sprint di Beitostølen. L’Italia archivia quindi il terzo podio della stagione dopo quelli di Pellegrino a Ruka e a Lillehammer. L’italiano non si era mai qualificato per la fase finale di una gara sprint ed era solo all’ottavo gettone in Coppa. È chiaro che il risultato di oggi è arrivato in condizioni particolari sia di lista di atleti in gara che di tracciato, ma proprio per la tipologia del tracciato affrontato il risultato fa ben sperare dato che per vincere in classico sulle salite non si può “bleffare”: o ne hai o non ne hai.

Prima di tutto però, pare doveroso soffermarsi a riflettere sul minuto successivo all’arrivo della finale a 6, dove l’azzurro è scoppiato a piangere come un bambino in braccio a un componente dello staff tecnico. Questo è quello che vorremmo vedere: il sudore, la fatica, i sacrifici, le gioie e i dolori perché questo è lo sci di fondo, anche se si sta facendo di tutto per toglierlo dalle “scatole” per colpa di una Fis completamente allo sbaraglio. Una gara durissima nella quale Mocellini se l’era vista brutta nella semifinale, chiusa al quarto posto anche se corsa benissimo, da veterano dimostrando di avere grande personalità, quarto posto che gli è valso il ripescaggio per la finale come “LuckyLoser”.

Tracciato e assenze

Va detto che oggi, ai nastri di partenza non c’era il livello che avremmo trovato in una gara normale, perché pur facendo dolorosamente eccezione per i russi erano assenti Pellegrino, presosi un “giro di riposo” anche Klaebo, che avrebbe vinto in pantofole un sprint del genere, e Valnes su tutti. Il tracciato della seconda sprint in classico della stagione dopo quella di Ruka, dominata da Klaebo è stato decisamente impegnativo e affascinante, con l’unica pecca del rettilineo finale piuttosto corto. Ad ogni modo una bellissima sprint valorizzata a dovere da un tracciato lungo e fatiicoso. Segnaliamo che il leader di Coppa del Mondo Paal Golberg, anch’egli giunto in finale è caduto per mezzo di un contatto proprio con Mocellini che ha incrociato le cosiddette “punte” degli sci col norvegese che ha avuto la peggio piazzandosi sesto.

L’Italia quindi sembra aver trovato finalmente un giovane su cui fare affidamento nello sci di fondo, dopo anni e anni di nulla assoluto in cui Pellegrino da solo ha tenuto in piedi la baracca a suon di medaglie Olimpiche e mondiali e Coppe del Mondo. È chiaro che il risultato di oggi avviene in condizioni particolari sia di parterre che di tracciato, ma il futuro sembra poter sorridere a Simone che avrà sicuramente acquisito consapevolezza e non vedrà l’ora di scendere di nuovo in pista.

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