venerdì, 19 Aprile 2024

Permessi di soggiorno in cambio di regali, marito e moglie poliziotti condannati in Primo grado

La Procura aveva chiesto 8 anni per la donna, vicedirigente dell’Ufficio immigrazione, e 6 per l'uomo, le pene comminate sono state ridotte a 5 anni per la donna e 3 anni e 2 mesi per il marito.

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A Prato 2 poliziotti, marito e moglie, sono stati condannati, indagati dal 2016 con l’accusa di aver rinnovato permessi di soggiorno a cittadini cinesi non in regola nella città di Prato in cambi di regali. La Procura aveva chiesto 8 anni per la donna, vicedirigente dell’Ufficio immigrazione, e 6 per l’uomo. Nella giornata di ieri si è concluso il processo di primo grado e, fanno sapere gli avvocati, le pene sono state ridotte a 5 anni per la donna e 3 anni e 2 mesi per il marito.

La ricostruzione

Nell’anno 2016 una consulente del lavoro italiana, condannata a un anno e 2 mesi con il patteggiamento, e una mediatrice culturale cinese (2 anni in abbreviato) confessarono di essere state l’anello di congiunzione tra gli stranieri e la vicedirigente dell’Ufficio Immigrazione, svelando il sistema di favoreggiamento portato avanti dai 2 imputati. Secondo le accuse della mediatrice e della consulente, i due poliziotti accettavano mazzette e regali in cambio del rilascio di permessi di soggiorno a cittadini cinesi non in regola per ottenerlo. Dalle indagini della Procura sono emerse diverse ipotesi di reato che portarono all’arresto, ipotesi contro cui le difese si sono battute fino all’ultimo evidenziando le incongruenze di certe testimonianze e le lacune di certe investigazioni. In Appello la battaglia continuerà, ed è già in dirittura di arrivo quello alla Corte dei Conti che lo scorso gennaio ha condannato marito e moglie a restituire complessivamente quasi 140mila euro.

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