giovedì, 25 Aprile 2024

Estorsione, riciclaggio e ricorso illecito al credito: sequestrati beni per 1 milione di euro a 3 fratelli della mala calabrese

Sequestrati beni per circa 1 milione di euro, comprese 5 unità immobiliari ubicate a Roma, il 50% delle partecipazioni sociali di due società di capitali operanti nel settore del commercio di autovetture, a nome di terzi e infine contanti pari a 100mila euro.

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A Roma gli agenti della Polizia hanno eseguito questa mattina un provvedimento di sequestro di beni ai sensi della normativa antimafia, ai danni di 3 fratelli di origine calabrese. Questi ultimi sarebbero riconducibili ad ambienti malavitosi ed erano già stati arrestati nello scorso mese di marzo nell’ambito dell’operazione denominata “Alberone”. I soggetti erano stati giudicati colpevoli di aver costituito un sodalizio dedito a usura ed estorsione nonché esercizio abusivo dell’attività finanziaria. In sostanza, laddove le vittime non pagassero il “pizzo”, venivano organizzate contro di loro vere e proprie spedizioni punitive. L’attività usuraia veniva inoltre finanziata illecitamente attraverso dei prestanome, con cui truffavano le banche allo scopo di reperire liquidità.

Dalle indagini di carattere patrimoniale condotte dagli specialisti della Divisione Polizia Anticrimine è emerso nei confronti di tutti gli indagati un quadro di elevata pericolosità sociale. È stata appurata inoltre una mancata proporzionalità tra i beni nella loro disponibilità, il tenore di vita condotto e i redditi dichiarati al fisco. Il Questore di Roma ha quindi disposto il sequestro di valori patrimoniali per circa 1 milione di euro, comprese 5 unità immobiliari ubicate a Roma, il 50% delle partecipazioni sociali di due società di capitali operanti nel settore del commercio di autovetture, a nome di terzi e infine contanti pari a 100 mila euro.

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