mercoledì, 24 Aprile 2024

Chieti, ai domiciliari non sopporta la compagna: si strappa il braccialetto elettronico per tornare in carcere

È il terzo caso dopo quelli a Pavia e Assisi. Il giovane ha scelto di autodenunciarsi perché non sopportava più la compagna. Per farlo, ha rotto il braccialetto elettronico.

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Litiga con la compagna e danneggia il braccialetto elettronico. Così i Carabinieri di Chieti si sono precipitati da un giovane di 26 anni che stava scontando la pena ai domiciliari. Il ragazzo, all’esterno della sua abitazione, ha raccontato ai militari di non sopportare la convivenza forzata con la compagna, tanto da staccarsi il braccialetto per autodenunciarsi e chiedere così di tornare in carcere.

I Carabinieri lo hanno arrestato con le accuse di evasione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il giudice ha poi disposto la misura carceraria. Non è il primo caso. Pochi giorni fa un uomo era evaso dai domiciliari e si era autodenunciato per poter tornare in carcere, perché non sopportava più i litigi con la moglie. Un 44enne di Assisi, invece, aveva preferito la galera piuttosto che avere ancora a che fare con la consorte.

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