La polizia britannica avrebbe identificato il sospettato dietro all’esplosione del taxi avvenuta all’esterno del Women’s Hospital di Liverpool. Secondo gli inquirenti si tratterebbe del 32enne Emad al-Swealmeen. L’uomo, morto nell’esplosione, sarebbe salito a bordo del taxi guidato da Dave Perry a Sefton e avrebbe chiesto di essere portato all’ospedale, a circa 10 minuti di distanza. L’esplosione è avvenuta all’interno dell’auto mentre si stava avvicinando alla destinazione, di fronte al Liverpool Women’s Hospital. Il tassista, che era riuscito a fuggire dall’auto avvolta dalle fiamme, è stato medicato per le ferite riportate e rilasciato dopo le cure mediche.
L’attentatore suicida, Emad al-Swealmeen, era arrivato nel Regno Unito dall’Iraq come richiedente asilo e si era convertito al cristianesimo nel 2017. Si faceva chiamare Enzo Almeni, in onore di Enzo Ferrari, e in passato aveva avuto problemi di salute mentale. Nel 2014 era stato fermato mentre girava in strada con un coltello. “È nato in Iraq da padre siriano. È stato abusato da suo padre, quindi sua madre lo ha mandato a Dubai. È da lì che penso che sia venuto in Gran Bretagna”, ha raccontato al quotidiano The Telegraph Malcolm Hitchcott, un volontario che lavorava come guida alla Cattedrale di Liverpool e che conosceva dal 2015 Emad al-Swealmeen.
Il movente dell’attacco terroristico non è al momento noto. Si sospetta però che Swealmeen fosse diretto alla Cattedrale di Liverpool, a breve distanza dall’ospedale, dove centinaia, tra cui veterani militari e dignitari civici, si erano radunati per commemorare i caduti del Regno unito. I quattro uomini tra i 20 e i 29 anni arrestati ieri sono stati rialscaiti dopo l’interrogatorio. Nel frattempo il Paese ha aumentato il livello di minaccia terroristica a grave. L’attentato di Liverpool arriva infatti a poca distanza dall’omicidio di David Amess, il parlamentare accoltellato durante un incontro elettorale.