Sono circa 500 i dipendenti Whirlpool arrivati questa mattina a Roma per protestare contro centinaia di licenziamenti, molti dei quali partiti dallo stabilimento di via Argine a Napoli. I lavoratori si sono dati appuntamento per manifestare davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo Economico con Fim, Fiom e Uilm dato che per oggi era previsto il tavolo al Ministero per un ulteriore confronto sulla vertenza: “Ci hanno detto che oggi avrebbero illustrato un provvedimento straordinario in grado di traghettare questi lavoratori dalla Whirlpool al Consorzio. Oggi ci aspettiamo serietà da parte di questo governo e che ci spieghi in quale modo possiamo proseguire”.
“Noi non molliamo, non molleremo mai” e “Napoli e Ancona uniti nella lotta” sono le frasi urlate dai lavoratori, che chiedono risposte concrete dai ministri Orlando e Giorgetti, non presenti però all’appello. Nel frattempo venerdì 22 ottobre è prevista una nuova udienza al Tribunale di Napoli sul ricorso presentato dalle sigle metalmeccaniche di Cgil, Cisl e Uil contro i licenziamenti dei 320 dipendenti. Come dichiarato da Fim, Fiom e Uilm la scelta di non prorogare la procedura di licenziamento necessaria a favorire la rioccupazione dei 340 lavoratori del sito di Napoli “è irresponsabile”. Il sindacato proseguirà con gli scioperi “per poter aggiornare tutti i lavoratori sullo stato della vertenza e denunciare l’assenza di volontà dell’azienda nel sostenere un progetto di industrializzazione che presenta effettive potenzialità di continuità occupazionale”.
🔴⚙️ #NAPOLI #ANCONA NON MOLLEREMO MAI! 🚩
Il tavolo #Whirlpool sta per iniziare, nel frattempo la mobilitazione sotto al #Mise continua, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori di #Elica! @barbara_tibaldi pic.twitter.com/l5iQXh3IM2— Fiom-Cgil nazionale (@fiomnet) October 19, 2021