Budapest si tinge di arcobaleno, quello della bandiera LGBT: il Gay Pride come manifestazione di protesta contro le politiche anti-gay del Governo di Viktor Orban. Il 21 luglio scorso, il Premier ha convocato un referendum sulla legge, alquanto contestata, che regola le informazioni sulla comunità LGTBQ in Ungheria dopo l’intervento dell’Ue.
Sempre nello Stato Ungherese è stata approvata una legge che vieta la “promozione” dell’omosessualità ai bambini: un colpo basso per i diritti Lgbt. Una situazione che ha portato tutti i manifestanti – si spera in numero maggiore rispetto a quelli di due anni fa, nella marcia del Pride in città – a riunirsi per sfidare il Governo Orban.