venerdì, 29 Marzo 2024

Ungheria, Orban convoca il referendum sul LGTBQ dopo l’intervento dell’Ue

Il Premier Ungherese Orban ha deciso di convocare un referendum sulla legge, alquanto contestata, che regola le informazioni su LGTBQ in Ungheria. È guerra sui diritti civili tra lo Stato Ungherese e l'Ue.

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La battaglia per i diritti civili è in pieno svolgimento: da una parte l’Unione Europea, dall’altra l’Ungheria.
Il Premier Ungherese Viktor Orban ha deciso di convocare un referendum sulla legge, alquanto contestata, che regola le informazioni sulla comunità LGTBQ in Ungheria. Il Governo di Budapest ha replicato alle critiche della Commissione Ue in merito alla situazione dello stato di diritto in Ungheria, definendole un “ricatto” al Paese che “difende i suoi minorenni con la legge che combatte la pedofilia.
“Bruxelles ha chiaramente attaccato l’Ungheria nelle ultime settimane per la legge sulla protezione dei bambini. La legislazione ungherese tiene fuori la propaganda sessuale da asili, scuole, programmi tv e pubblicità. Ora Bruxelles chiede emendamenti alla legge sull’istruzione e alla legge sulla protezione dei minori”, sottolinea il Presidente.
Entrata in vigore a giugno, in mezzo alle proteste dell’opposizione, la legge contro la pedofilia – così chiamata dall’esecutivo – è considerata dall’Ue una norma anti-Lgbtq. Il testo ha scatenato una dura reazione in Europa con la Presidente Ursula von der Leyen, che ha apertamente parlato di “legge vergognosa che non serve alla protezione dei bambini”, ma utilizza l’argomento come “pretesto per discriminare l’orientamento delle persone” e ne ha chiesto il ritiro. Il Parlamento europeo ha poi approvato una risoluzione a larga maggioranza, con 459 voti favorevoli, 147 contrari e 58 astenuti.

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