venerdì, 26 Aprile 2024

Malinteso tra mamma e zia: bimba di 2 anni e mezzo dimenticata al supermercato

Ognuna delle due donne era convinta che la piccola fosse con l'altra. La piccola è stata ritrovata addormentata nel passeggino tra gli scaffali.

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Ieri sera, verso le 20:40, alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Firenze è arrivata una richiesta d’intervento al punto vendita Lidl di via D’Annunzio: poco prima, infatti, un cliente del supermercato ha notato una bambina in passeggino, lasciata a dormire da sola tra le corsie del supermercato, e ha segnalato la cosa al personale dell’esercizio commerciale. Inutili le ricerche per trovare i genitori.

Arrivati sul posto, i militari hanno chiesto l’intervento del personale sanitario per accertarne le condizioni di salute. Durante l’attesa, la bimba si è svegliata e ha accusato una una crisi di pianto, forse perché giustamente spaventata. Solo dopo un po’ di tempo è arrivato un cittadino egiziano, cl. 57, residente a Firenze; l’uomo ha spiegato di essere il nonno materno delle bambina e, difatti, nell’avvicinarsi alla minore, la piccola si è rasserenata.

Con l’ambulanza della Misericordia di Varlungo, giunta nel frattempo, i sanitari hanno portato la bambina all’ospedale pediatrico Meyer, sia per la valutazione clinica, sia per chiarire la preminente e preoccupante questione dell’abbandono all’interno del supermercato. In tale frangente sono arrivati la madre ed il padre, entrambi cittadini di origine egiziana; in un italiano approssimativo la donna ha spiegato di essersi recata al supermercato per fare la spesa, insieme alla sorella ed alla piccola.

Una volta all’interno del negozio, le due donne si sono separate, ciascuna convinta di aver affidato la sorveglianza della bambina all’altra. La madre, infatti, completati gli acquisti, si è avviata tranquillamente verso casa dove, dopo svariato tempo, è arrivata la sorella, senza la bimba, convinta che fosse tra le braccia della madre.

Date le buone condizioni psicofisiche generali della bambina, curata nell’aspetto e nell’igiene personale, non è stato ravvisato alcun segno traumatico, mentree il rapporto madre figlia è apparso solido. Pertanto, d’intesa con l’autorità giudiziaria, non ravvisando pericolo per l’integrità psicofisica della minore, è stata riaffidata alla madre, la cui posizione è però al vaglio in ordine ad eventuali responsabilità penali.

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