Compiere 30 anni in carcere per aver espresso il proprio libero pensiero in un Paese che non lo accettava. Patrick Zaki, ingiustamente detenuto in carcere da febbraio 2020 è il protagonista di questa storia.
Per questo, il 16 giugno a Bologna, città in cui l’attivista egiziano studiava, sarà inaugurata la mostra dal titolo “Patrick patrimonio dell’umanità”. Una mostra fortemente voluta da Amnesty International, Sardine e Comune e Università di Bologna: i portici di San Luca, infatti, ospiteranno opere significative, in quanto volte a portare all’attenzione del fruitore non solo sulla storia di Zaki, bensì su quella di altri 49 prigionieri di coscienza come lui, appartenenti a 13 Nazioni diverse.
Le parole di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia riscaldano il cuore e fanno riflettere: “Patrick, i suoi fratelli e le sue sorelle: cinquanta prigionieri e prigioniere di coscienza che condividono la crudeltà di una detenzione ingiusta […] Il giorno del trentesimo compleanno Bologna si riempirà di questi volti, di queste storie e degli appelli alla loro libertà. Con quel minimo di speranza che continuiamo a coltivare, a poche ore dalla prossima udienza, che Patrick quel giorno possa camminare libero nelle strade della città che l’ha adottato” sottolinea Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International in Italia”.
Tra i volti che popoleranno la mostra, quello della regista egiziana Sanaa Seif, condannata a scontare un anno e mezzo per aver osato muovere delle critiche al governo, quello di Idil Eser, sostenitrice dei diritti umani in Turchia e per questo accusata di Terrorismo, quello di Aleksei Navaly, detenuto in Russia come oppositore politico, quello di Ahmadreza Djalali in Iran, dove rischia l’esecuzione capitale per falsa accusa di spionaggio.
I luoghi della mostra, fortemente simbolici anche in vista della loro candidatura a Patrimonio dell’Unesco, saranno arricchiti dei disegni realizzati da Gianluca Costantini posti su striscioni lunghi 2×1 metri. Un vero e proprio invito ad un sonoro risveglio di coscienze.
L’associazione Station to Station, attiva nella raccolta firme (260mila su change.org) in favore della richiesta della cittadinanza italiana per Zaki, assieme a Coop Alleanza 3.0 che ne condivide i valori, si è fatta sostenitrice dell’evento.
Nel frattempo, domani, al Cairo è atteso l’esito della nuova udienza per il rinnovo o meno della custodia cautelare per Zaki.