venerdì, 26 Aprile 2024

Covid, dall’Ema sì a monoclonale Gsk-Vir: funziona anche contro le varianti

"Questa terapia parla anche italiano perché è prodotta nel centro di eccellenza Gsk di Parma per tutto il mondo", dice Fabio Landazabal, presidente e amministratore delegato di Gsk SpA.

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È arrivato il via libera all’anticorpo monoclonale sotrovimab di GlaxoSmithKline (Gsk) e Vir Biotechnology per il trattamento precoce di Covid-19 da parte del Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea del farmaco Ema.

Il parere del Chmp si riferisce all’uso di Sotrovimab per il trattamento di adulti e adolescenti (di età pari o superiore a 12 anni e con un peso di almeno 40 kg) con Covid-19, che non richiedono integrazione di ossigeno e sono a rischio di andare verso una forma grave di malattia. Gli esperti del Chmp hanno raggiunto questo parere dopo una revisione dei dati ed un’analisi ad interim dei risultati di efficacia e sicurezza dello studio di fase 3 Comet-Ice, che ha valutato Sotrovimab come mono-terapia per il trattamento precoce di Covid-19 negli adulti ad alto rischio di ospedalizzazione.

Il Comitato Ema ha riesaminato i risultati di diversi studi in vitro che hanno dimostrato che Sotrovimab mantiene l’attività contro molteplici varianti circolanti problematiche di Sars-CoV-2, comprese quelle provenienti da Brasile, California, Sudafrica e Regno Unito, sulla base di dati in vitro da saggi di virus vivi e virus pseudo-tipati; ulteriori risultati in vitro hanno dimostrano l’efficacia anche contro le varianti di New York e India.

Questo perché Sotrovimab ha come bersaglio un epitopo conservato della proteina Spike del coronavirus pandemico, che ha meno probabilità di mutare nel tempo. La raccolta e l’analisi dei dati è ancora in corso.

Come affermato da Christopher Corsico, Senior Vice President, Development, Gsk: “I trattamenti con anticorpi monoclonali sono una parte fondamentale di una soluzione completa a Covid-19, soprattutto perché meno del 40% degli adulti negli Stati membri dell’Ue ha ricevuto almeno una dose di un vaccino fino ad oggi. Siamo incoraggiati da questo parere scientifico positivo dell’Ema, poiché si spera che ci avvicini a rendere disponibile sotrovimab per i pazienti in tutta Europa“.

Quella di oggi è “un’ottima notizia per i pazienti di tutta Europa, poiché gli Stati membri dell’Ue sono ora più facilmente in grado di procedere con le proprie autorizzazioni”.

L’Europa ha saputo procedere velocemente in questa valutazione di urgenza e fornisce oggi ai propri Stati membri lo strumento per un’adozione accelerata di questa nuova terapia anti Covid-19 che risponde anche alle preoccupazioni sul continuo emergere di nuove varianti del virus, compresa quella indiana“, dice Fabio Landazabal, presidente e amministratore delegato di Gsk SpA. “Questa terapia parla anche italiano perché è prodotta nel centro di eccellenza Gsk di Parma per tutto il mondo. Spero quindi che sotrovimab possa presto essere accessibile a tutti i cittadini italiani e europei che ne possono trarre beneficio come intervento complementare alla vaccinazione“.

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