sabato, 20 Aprile 2024

Milano, padre torturò e uccise il figlio: chiesto l’ergastolo per omicidio volontario

Richiesta di ergastolo con isolamento diurno per nove mesi del 26enne di origini croate, Aliza Hrusic, che la notte dello scorso 21 maggio ha torturato gravemente e ucciso il figlio di due anni.

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Ergastolo per omicidio volontario, torture e maltrattamenti aggravati. È la richiesta del pm di Milano Giovanna Cavalleri, una condanna all’ergastolo con isolamento diurno per nove mesi per il 26enne di origini croate, Aliza Hrusic, che la notte dello scorso 21 maggio 2020 ha torturato gravemente e ucciso il figlio di due anni.

Secondo quanto ricostruito dalla testimonianza della coppia, quella notte, il 26enne sveglia il piccolo e lo porta in salone. La madre del piccolo racconta: “sento un rumore di pugni come se picchia qualcosa, il bimbo era in salotto, era sporco. Lui gli dava dei pugni nella schiena, lo colpiva con dei calci, io dicevo picchia me e non il mio bambino. Non respirava più, gli ho fatto la respirazione ma niente“.

Nei confronti di Aliza Hrusic sono tre i capi di imputazione: oltre l’omicidio aggravato, deve risponde di maltrattamenti e torture, anche per aver bruciato (circa 48 ore prima della morte) i piedi del piccolo. Reati commessi con una “gratuita crudeltà, con una violenza che non trova giustificazione“.

Davanti ai giudici, l’uomo ha provato a scrollarsi di dosso le responsabilità, affermando “l’ho picchiato piano, era lui delicato“. Il delitto, è aggravato dall’avere adoperato “sevizie” e dall’avere agito “con crudeltà verso il bambino, per motivi futili consistiti nel fatto che il piccolo, lasciato senza pannolino, si fosse sporcato“.

Ma il pm ricostruisce la notte di violenze: “Quel colpo alla testa è l’ultimo atto di una notte di sevizie“. Il corpo senza vita analizzato dai medici legali parla e racconta “un’escalation di violenze“: non c’è solo il colpo mortale alla testa, ma qualcosa di “incomprensibile all’animo umano“. Il piccolo “ha ecchimosi al volto, al tronco e agli arti inferiori, ci sono fratture diverse, ci sono morsicature tutte realizzate quella notte, bruciature da sigarette, ci sono 51 lesioni differenziate, 51 colpi uno separato dall’altro e poi quella frattura alla testa, incompatibile con una caduta, con cui si voleva cagionare la morte“.

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