venerdì, 19 Aprile 2024

Medio Oriente, 220 le vittime dell’aggressione israeliana. Zarif incontra Di Maio e il Papa

Il ministero della sanità dell'Autorità nazionale palestinese ha comunicato il bollettino delle vittime degli attacchi israeliani a Gaza e nei territori palestinesi: sono 198 i morti tra cui 58 minori. Un coro unanime della diplomazia mondiale: fermare immediatamente la violenza.

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Nonostante la mobilitazione politica mondiale, nel conflitto tra Israeliani e Palestinesi attualmente in corso continuano a perdere la vita centinaia di vittime civili.

In particolar modo in Palestina dove si susseguono i raid aerei delle Forze armate israeliane (IDF), sin ora se ne contano almeno 55 contro 35 obiettivi ritenuti “terroristici” da Tel Aviv, come la sede a Gaza di alcuni media tra cui AP e Al Jazeera. Su questo è intervenuto anche il segretario di Stato Usa Antony Blinken chiedendo “giustificazioni” ad Israele sul motivo dell’attacco al grattacielo sede dei mezzi di informazione. Blinken ha poi invitato israeliani e palestinesi a “proteggere i civili in particolare i bambini”.

E mentre Israele esultta per aver distrutto circa 100 km dei tunnel sotterranei di Hamas, oggi, il ministero della Sanità dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha divulgato il bollettino dei decessi, che unifica l’elenco delle vittime di Gaza con quelle nei territori palestinesi e di Gerusalemme est: si parla di 198 vittime di cui 58 bambini al di sotto dei 18 anni. I feriti i Cisgiordania ammontano a 3728, mentre a Gaza sono 1300.

Per cercare di fermare l’escalation di violenza si sta muovendo la diplomazia mondiale: il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha tenuto una riunione di emergenza sulla situazione in Medio Oriente, mentre l’Unione Europea ha convocato per domani una riunione urgente dei ministri degli Affari Esteri.

Nella giornata di oggi il ministro degli Esteri iraniano Zarif è in Italia dove ha incontrato il nostro ministro Luigi Di Maio, che ha ribadito l’appello a bloccare i lanci di razzi e ha detto “doverosa” l’assunzione di misure atte a fermare l’impennata di violenza.

Anche Papa Francesco questa mattina ha ricevuto in udienza Zarif Lo rende noto la sala stampa della Santa Sede. Uscendo dall’udienza l’inviato di Theheran ha dichiarato: “I legami dell’Iran con il Vaticano sono molto importanti”. Papa Bergoglio, che in rappresentanza della chiesa Cristiana sta cercando di imbastire una rete di dialogo per fermare questo conflitto, pare che abbia parlato proprio di questo argomento nella telefonata intercorsa con il presidente turco Erdogan.

Il leader di Ankara ha chiesto al Papa un impegno comune di “musulmani, cristiani e dell’umanità intera” per fermare il “massacro” in atto contro i palestinesi.

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