venerdì, 26 Aprile 2024

I’ll See You In My Dreams, in rotazione radiofonica il nuovo singolo di Bruce Springsteen

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«Il mio amico Michael Gudinski è stato prima di tutto, e lo sarà per sempre, un uomo di musica – commenta Bruce Springsteen -. Ho girato il mondo in tour negli ultimi 50 anni e non ho mai incontrato un promoter migliore. Michael parlava sempre con una voce profonda, quasi come un brontolio, e le parole gli uscivano così velocemente che la metà delle volte mi serviva un interprete. Ma lo sentivo forte e chiaro quando diceva, “Bruce, ti copro io”. E l’ha sempre fatto. Era rumoroso, sempre in movimento, intenzionalmente (e non) divertentissimo, e profondamente appassionato. Sarà ricordato dagli artisti da tutto il mondo, incluso me stesso, ogni volta che metteranno piede in Australia. Le mie più profonde condoglianze a sua moglie e partner Sue e a tutta la famiglia Gudinski, di cui andava così orgoglioso».

Letter to you, certificato ORO da FIMI/GfK Italia, è il ventesimo album in studio dell’artista, un disco rock, caratterizzato dall’inconfondibile sound de The E Street Band, e registrato nella casa di Bruce Springsteen in New Jersey. Dal 26 marzo in rotazione radiofonica I’ll See You In My Dreams, il nuovo singolo di Bruce Springsteen estratto dall’album realizzato insieme a The Street Band. Diretto da Thom Zimny, il video del brano è dedicato alla memoria di Michael Gudinski, amico e promoter australiano di lunga data dell’artista.

L’album è anche la prima performance di Bruce Springsteen insieme a The E Street Band dal tour di “The River” del 2016, nominato tour mondiale dell’anno da Billboard e Pollstar. Contiene 9 brani scritti nell’ultimo periodo da Springsteen, e 3 leggendarie composizioni degli anni ‘70 finora inedite: “Janey Needs a Shooter,” “If I Was the Priest,” e “Song for Orphans”.  Ogni brano è un tributo a The E Street Band, alla musica rock e al ruolo che quest’ultima ha avuto nella vita dell’artista.

Insieme a Springsteen, hanno lavorato a questo progetto Roy Bittan, Nils Lofgren, Patti Scialfa, Garry Tallent, Stevie Van Zandt, Max Weinberg, Charlie Giordano e Jake Clemons. L’album è stato prodotto da Ron Aniello insieme allo stesso Bruce Springsteen, Bob Clearmountain ha realizzato il mixaggio, mentre Bob Ludwig si è occupato del mastering.

La carriera in studio di Bruce Springsteen si estende lungo un arco di oltre 40 anni e ha avuto inizio nel 1973 con “Greetings from Asbury Park, NJ” (Columbia Records). Il cantautore ha vinto 20 Grammy Awards, 1 Oscar e 1 Tony Award, è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, ha ricevuto un Kennedy Center Honor, ed è stato nominato “Person of the Year” da MusiCares nel 2013.

Nel settembre 2016 sono usciti la sua autobiografia “Born to Run” e l’album pensato come accompagnamento al libro, “Chapter and Verse”, mentre nel novembre 2016 Springsteen è stato premiato con la Presidential Medal of Freedom.

Dall’ottobre 2017 al dicembre 2018 si sono tenuti i memorabili 236 show di “Springsteen on Broadway” al Jujamcyn’s Walter Kerr Theatre, spettacoli che sono poi diventati anche uno speciale Netflix e un album contenente la colonna sonora. Nel 2019 Bruce Springsteen ha pubblicato “Western Stars” (PLATINO in Italia), primo album in studio a 5 anni di distanza dal precedente, e insieme al suo collaboratore di lunga data Thom Zimny ha co-diretto “Western Stars”, la versione cinematografica dell’album realizzata insieme a Warner Bros.

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