Grazie a una mirata attività di ricerca di documentazioni bancarie e raccolta di testimonianze da part di persone informate sui fatti, i Finanzieri hanno disvelato un complesso meccanismo fraudolento perpetrato dalla società in questione che avrebbe acquistato crediti di imposta generati da lavori fittizi.
Nel mirino dei Finanzieri 3 soggetti, accusati, a vario titolo, di condotte estorsive ai danni dei titolari di alcuni esercizi all’interno di un centro commerciale di Roma. I militari hanno provveduto anche al sequestro di beni per un valore complessivo di 2 milioni di euro.
Nel mirino dei Finanzieri due donne, rispettivamente madre e figlia residenti nel Vicentino che, dal dal 2016 al 2019, avrebbero sottratto all'anziano oltre 246mila euro, prosciugandogli tutti i conti correnti. I militari hanno, dunque, provveduto al sequestro di 5 immobili intestati alle due.
Nel mirino delle Fiamme Gialle di Roma due autisti, entrambi italiani, rispettivamente un 70enne e un 34enne. Il primo è stato arrestato per traffico di stupefacenti; l'altro per porto illegale di arma e riciclaggio.
Imprenditore nel campo dell’edilizia, originario di Casapesenna, risulta condannato in via definitiva per associazione mafiosa, in particolare il Clan dei Casalesi.
Le indagini hanno permesso di svelare un meccanismo illecito circa fatture inesistenti emesse da cooperative sub-appaltatrici. Nel mirino delle Fiamme Gialle di Milano un imprenditore e il suo commercialista per reati tributari e auto riciclaggio; sequestrati anche beni per oltre 10 milioni di euro.
"Il servizio clienti le dà il benvenuto. Le comunichiamo che la sua linea fissa internet ha subito una modifica amministrativa e di conseguenza la sua bolletta subirà un aumento di prezzo". Ricevere una chiamata del genere non fa per niente piacere, specie se puzza di telemarketing.
L’uomo, colpito da interdittiva antimafia, in quanto figlio di un esponente della criminalità organizzata, ha avuto accesso in maniera illecita ai contributi economici stanziati per l’emergenza Covid.
Nel mirino delle Fiamme Galle di Messina almeno 7 soggetti accusati, a vario titolo, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso e per episodi contro la Pubblica Amministrazione. Tra questi, il Sindaco del Comune di Moio, un Vice Sindaco in carica e un ex Assessore ai Lavori Pubblici.
Cancellieri ed operatori giudiziari garantivano incarichi di ctu a medici, geometri e periti dietro ricompensa di denaro. Questa la scoperta della Procura di Nola al termine delle indagini.