Il titolare di un'impresa boschiva crotonese è accusato di aver commercializzato 75 tonnellate di pellet contraffatto, confezionato in sacchi di plastica riportanti indicazioni fraudolente per risultare più appetibili agli acquirenti.
Colle o leganti chimici non possono essere utilizzati nel processo produttivo e devono risultare assenti anche nella materia prima utilizzata. Le prescrizioni garantiscono la compatibilità ambientale del prodotto e il regolare funzionamento dei sistemi di riscaldamento; in alcune regioni è consentito esclusivamente l’utilizzo del pellet eco compatibile.