Quando, negli anni '70, molti Paesi europei sono scossi da una grave crisi economica e sociale, l'Italia affronta il terrorismo eversivo a scopo politico di un'intera generazione, quella studentesca, che si divide in rossi e neri. I fantasmi del Bel Paese di quel periodo tornano oggi. È il fallimento di famiglie, scuole, istituzioni politiche.
Il Ministro dell'Istruzione interviene per condannare la lettera di una Preside ai suoi studenti. Ne nasce l'ennesimo dibattito tra fascismo e antifascismo.
Nata come protesta di studenti antifascisti che premevano per accedere a un convegno di Azione Universitaria, davanti alla Facoltà di Scienze Politiche alla Sapienza di Roma sono volate manganellate e arresti.
Il primo maggio in piazza Maggiore a Bologna i sindacati si riuniranno per una tavola rotonda e al pomeriggio tradizionale concerto all'Estragon in diretta social e tv