Un'esplosione si è verificata presso la sede del movimento "Siamo con la Russia" nella città ucraina di Melitopol, attualmente occupata da Mosca, e dove è in fase di preparazione il referendum per l'annessione alla Federazione. Il viceambasciatore ucraino presso le Nazioni Unite, Khrystyna Hayovyshyn, ha quantificato in 2,5 milioni di persone i deportati ucraini, inclusi 38mila bambini.