Un barcone carico di migranti al largo di Lampedusa, è naufragato causando la morte di una giovane donna di 26 anni, proveniente dalla Costa d’Avorio. La Guardia di Finanza è intervenuta prontamente, riuscendo a salvare altre 46 persone, tutte provenienti da Sfax, in Tunisia.
Il dramma si è consumato quando la carretta in metallo utilizzata per il trasbordo delle persone dalla piccola imbarcazione alla motovedetta ha improvvisamente ceduto, facendo finire in mare tutte le 47 persone a bordo, tra cui migranti provenienti da Guinea, Mali e Costa d’Avorio. Nonostante gli sforzi di recupero, la giovane donna è stata trovata senza vita dopo pochi minuti in acqua.
Le operazioni di soccorso sono state condotte con grande tempestività dalle autorità, ma la tragedia evidenzia ancora una volta i rischi che affrontano i migranti che cercano di attraversare il Mediterraneo in cerca di una vita migliore.
L’isola di Lampedusa si trova ora a fronteggiare una situazione di sovraffollamento presso l’hotspot locale, con oltre 1300 persone presenti, tra cui 103 minori non accompagnati. L’arrivo di 338 migranti su sette diverse imbarcazioni nella serata precedente ha ulteriormente aggravato la situazione.
La Guardia Costiera ha condotto le imbarcazioni verso il porto dell’isola, ma con il peggioramento delle condizioni meteorologiche previsto per oggi, è incerto se gli arrivi e le operazioni di trasferimento potranno continuare senza interruzioni.
Lampedusa, da sempre punto di arrivo per migliaia di migranti, continua a essere il centro di una complessa sfida umanitaria e logistica, mentre le autorità locali e nazionali si adoperano per gestire al meglio la situazione e fornire assistenza ai migranti in arrivo.
