sabato, 4 Maggio 2024

Gaza, le accuse di Biden a Israele: proteggere gli operatori umanitari

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha rivolto critiche severe a Israele, accusandolo di non fare abbastanza per proteggere gli operatori umanitari a Gaza.

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Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha rivolto critiche severe a Israele, accusandolo di non fare abbastanza per proteggere gli operatori umanitari a Gaza. Queste dichiarazioni sono seguite all’attacco dei droni delle Forze di Difesa Israeliane che ha ucciso sette persone impegnate nell’organizzazione benefica World Central Kitchen.

L’attacco al convoglio della WCK ha provocato la morte di cittadini australiani, britannici, polacchi, nonché palestinesi e un cittadino con doppia cittadinanza statunitense e canadese. Il capo di stato maggiore dell’IDF, Herzi Halevi, ha definito l’attacco un “errore di identificazione”, sottolineando che non era intenzionale danneggiare gli operatori umanitari della WCK.

Tuttavia, Biden ha espresso indignazione per la perdita di vite umane e ha insistito sul fatto che Israele non abbia fatto abbastanza per proteggere gli operatori umanitari che cercavano di portare aiuto ai civili. Ha sottolineato che questo non è un incidente isolato, citando il numero significativo di operatori umanitari uccisi durante il conflitto tra Israele e Hamas.

Secondo le Nazioni Unite, più di 200 operatori umanitari sono stati uccisi a Gaza da quando è iniziato il conflitto. Jamie McGoldrick, il massimo funzionario dell’ONU per il coordinamento degli aiuti umanitari a Gaza, ha dichiarato che l’attacco alla WCK non è stato un caso isolato, ma parte di un trend preoccupante di violenza contro gli operatori umanitari.

Intanto, in un’altra vicenda, la polizia israeliana ha aperto un’indagine per sospetto attacco terroristico dopo che quattro agenti sono stati investiti da un sospetto vicino a Kokhav Ya’ir, nel centro di Israele. È stato segnalato che il terrorista ha anche tentato di pugnalare il personale di sicurezza al Checkpoint 109 ed è stato neutralizzato.

Parallelamente, si stanno svolgendo raid militari israeliani in varie parti della Cisgiordania, con rapporti di arresti nelle città di Qalqilya e Hizma. L’agenzia di stampa Wafa ha riportato l’arresto di un giovane palestinese a Qalqilya e di due uomini a Hizma. La situazione in Medio Oriente resta dunque tesa, con tensioni e violenze che persistono.

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