sabato, 27 Aprile 2024

“World Water Day 2024 – Water for Peace”, aqua come bene comune: il tema 2024 è “Acqua per la pace”

Nel mondo esistono 1.634 casi a rischio legati all’acqua e alla mancanza di essa, con 3,5 miliardi di persone che non hanno servizi igienici in casa.

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Il 22 marzo di ogni anno è dedicato alla Giornata Mondiale dell’Acqua, un’iniziativa dell’ONU per sensibilizzare sull’importanza di questo bene fondamentale per la vita sul nostro pianeta. Questa giornata è stata istituita nel 1992 durante la Conferenza Internazionale di Rio, nota anche come Summit della Terra, che ha visto nascere l’Agenda 21 e ha posto le basi per gli Accordi di Parigi sul clima, ventitré anni dopo.

“UN Water” è l’organismo incaricato di coordinare le azioni delle Nazioni Unite relative all’acqua e all’igiene. Anche se non esiste un’agenzia dedicata esclusivamente a questi temi, organizzazioni come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) sono attive in questo settore.

Ogni anno, la Giornata Mondiale dell’Acqua si focalizza su un tema specifico per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di garantire l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici a livello globale, nonché sulla necessità di proteggere le risorse idriche e ridurre gli sprechi. Il tema scelto per il 2024 è “Acqua per la Pace”, sottolineando come l’acqua possa essere sia fonte di conflitto che di pace.

Secondo Riccardo Moro, Segretario Generale di LVIA, un’ONG piemontese attiva da anni in progetti di distribuzione dell’acqua in Africa, la situazione mondiale è critica. L’acqua, apparentemente un bene abbondante, è in realtà causa di tensioni e conflitti dovuti alla sua crescente scarsità. Il Pacific Institute ha registrato 1.634 situazioni di tensione legate all’acqua, con 116 conflitti nel solo 2023.

Le disuguaglianze nell’accesso all’acqua sono enormi: circa 2,2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile nelle proprie abitazioni, mentre 3,5 miliardi non dispongono di servizi igienici adeguati. L’Africa è particolarmente colpita, con circa 250 milioni di persone che bevono da fonti non sicure, aumentando il rischio di malattie legate all’acqua contaminata.

L’ONU, insieme ad altre organizzazioni internazionali, sta lavorando per affrontare questa emergenza, ma la presenza del settore privato nella gestione dell’acqua può creare conflitti di interesse. Questa situazione indebolisce la capacità di governare il problema in modo efficace e coordinato, rendendo necessaria una maggiore azione multilaterale.

LVIA si impegna a portare acqua e servizi igienici a 500.000 persone entro i prossimi 5 anni, invitando cittadini, scuole, imprese e gruppi a collaborare e finanziare i progetti. Per ogni 10 famiglie cui sarà garantito l’accesso all’acqua, verrà emesso un “certificato idrico” che potrà essere sottoscritto da coloro che desiderano partecipare a questa iniziativa.

In un momento in cui il mondo è minacciato dalla guerra e dalla crisi climatica, portare acqua e costruire ponti tra comunità è un modo concreto per promuovere la pace e l’armonia in un mondo sempre più interconnesso.

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