Nella calda notte del Mali, tre cittadini italiani hanno finalmente ritrovato la libertà dopo essere stati tenuti in ostaggio per mesi. Rocco Langone, la moglie Maria Donata Caivano e il figlio Giovanni Langone erano stati rapiti il 19 maggio 2022 nella loro casa alla periferia della città di Koutiala, a sud-est della capitale Bamako. Quest’area è nota per la presenza diffusa di miliziani jihadisti, e il rapimento è stato attribuito a una fazione jihadista associata al JNIM (Gruppo di supporto per l’Islam e i musulmani), affiliato ad al-Qa’ida, attivo in gran parte dell’Africa occidentale.
La famiglia Langone, che viveva a Koutiala da diversi anni, faceva parte di una comunità di Testimoni di Geova ed era perfettamente integrata nella zona.
Il loro rilascio è stato reso possibile grazie all’intensa attività svolta dall’AISE (Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna) in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale sin dal momento del sequestro. I contatti dell’AISE con figure tribali e i servizi di intelligence locali hanno giocato un ruolo fondamentale nel garantire il rilascio della famiglia.
Nonostante la lunga prigionia, i membri della famiglia Langone sono in buone condizioni di salute. Il loro ritorno in Italia è atteso per oggi, con un arrivo previsto intorno alle 15:30 all’aeroporto di Ciampino, come comunicato dalla Farnesina.
Il vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sarà presente per accogliere la famiglia Langone e garantire loro il sostegno necessario durante questo difficile periodo di transizione.
Questo evento ha suscitato un’ondata di sollievo e solidarietà in Italia, mentre la nazione accoglie con gioia il ritorno dei suoi cittadini dopo un’esperienza così traumatica all’estero.