sabato, 27 Aprile 2024

Senato approva l’Autonomia differenziata, proteste in Aula: bandiere tricolore e inno di Mameli

Arriva il primo sì all'Autonomia differenziata nell'Aula del Senato, vincono 110 voti favorevoli contro 64 contrari. Non sono mancate le proteste a Montecitorio, le minoranze hanno sventolato la bandiera tricolore e intonato l'Inno di Mameli.

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Una vera e propria battaglia politica quella avvenuta a Montecitorio, arrivata alle battute finali per tentare un via libera definitivo prima delle elezioni europee. La legge sulle devoluzioni alle regioni ha vinto con 110 sì, 64 no e 3 astenuti. Non sono mancate le proteste dei gruppi di minoranza, che hanno sventolato in Aula bandiere tricolore e intonato l’Inno di Mameli.

Nonostante la diretta tv, i democratici hanno estratto fogli A4 con la bandiera italiana, gridando “Viva l’Italia antifascista”, scrivendo addirittura su alcuni fogli “Viva Verdi”. Il commento di Fdi non si è fatto attendere, Andrea De Priamo ha affermato: “Dalla bandiera rossa al tricolore è già un bel passo avanti”.

Nei banchi di governo erano presenti solo i ministri della Lega Roberto Calderoli e Matteo Salvini, assente anche Ignazio La Russa sullo scranno della presidenza. C’è chi dice che far presiedere Gian Marco Centinaio sia stata una cortesia alla Lega, per alcuni invece sarebbe stato un modo per non enfatizzare l’approvazione di una legge che, parlando di devoluzione, crea un attrito con le posizioni centraliniste di Fdi.

Senatori del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle hanno intonato le note dell’inno nazionale, seguiti dal resto delle opposizioni e persino alcuni membri del centrodestra si sono accodati. In tutto questo trambusto, la senatrice della Lega Mara Bizzotto ha sventolato la bandiera della Serenissima mentre i colleghi di partito attorno a lei scattavano selfie. Ma la voce più potente è quella del voto, e i risultati di questa sacra manifestazione di democrazia parlano chiaro: 110 sì, 64 no e 3 astenuti.

Le opposizioni gridano allo “Spacca Italia” e dichiarano battaglia con referendum e chiamate di piazza, Fdi rivendica il concetto di “Un’Italia più autonoma ma pur sempre unita“.

Quello che il capogruppo Francesco Boccia definisce la resa della Meloni alla Lega, per il presidente dei senatori leghisti Massimiliano Romeo è un “patto di maggioranza” di cui andare “fieri”. Esulta quindi la Lega e per Calderoli è un “Passo avanti verso un risultato storico” mentre parla di “un gran risultato” il ministro Salvini.

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