Il candidato alla presidenza Donald Trump, dopo aver vinto in Iowa e New Hampshire, si è sbilanciato affermando che in queste primarie nelle due federazioni “nessuno ha mai perso, così noi non saremo i primi”.
Mentre pronunciava il discorso della vittoria, Trump ha avuto accanto a sé alcuni dei candidati alla nomination repubblicana che si sono ritirati, come ad esempio Tim Scott, l’unico senatore repubblicano afroamericano: “Le primarie sono finite – ha detto l’esponente della South Carolina – è arrivato il momento che il partito si riunisca intorno al nostro candidato e prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump”.
“Devi proprio odiarla”, ha detto Trump, rivolto a Scott, riferendosi al fatto che Haley, quando era governatrice della South Carolina aveva per prima nominato il repubblicano senatore. Trump ha avuto parole di apprezzamento anche per Ron DeSantis, il governatore della Florida, che si è ritirato a sorpresa domenica. Ha invece attaccato Chris Sununu, governatore repubblicano del New Hampshire, sostenitore di Haley, accusandolo falsamente di aver permesso ai non iscritti repubblicani di votare alle primarie per svantaggiarlo, ma si tratta di una regola da tempo applicata nello Stato.
Nikki Haley non molla
“Il New Hampshire è il primo Stato della nazione, non l’ultimo a votare”, ha affermato Haley, nel discorso in cui ha riconosciuto la sua nuova sconfitta, escludendo la possibilità di ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca e ricordando che la vittoria di Donald Trump fa il gioco dei democratici. “Il segreto noto a tutti in politica è che i democratici vogliono a tutti i costi avere Trump come avversario”, ha aggiunto la 52enne ex ambasciatrice all’Onu. Haley ora si sposterà in South Carolina, lo Stato dove è stata governatrice e dove si svolgerà la prossima tornata delle primarie il 24 febbraio.