È morto all’età di 100 anni Henry Kissinger, l’ex segretario di Stato americano. A confermare la notizia un portavoce dell’agenzia di comunicazione che rappresenta la sua società di consulenza ‘Kissinger Associates’, spiegando che il Premio Nobel per la Pace si è spento nella sua casa in Connecticut. Ci lascia così una figura chiave e controversa nella storia della politica estera statunitense, personaggio a volte accusato di essere senza scrupoli e ossessionato dal potere.
Una pietra miliare significativa nella sua carriera fu l’organizzazione del viaggio del Presidente Nixon in Cina nel 1972. Henry Kissinger si recò a Pechino in missione segreta, aprendo la strada alla visita del presidente e alla normalizzazione delle relazioni internazionali tra i due Paesi. Uno dei suoi più grandi successi diplomatici fu proprio il riavvicinamento tra Washington e Pechino.
Negoziò trattati di disarmo e accordi di pace, divenne una star dei media. Henry Kissinger, tuttavia, ha lasciato il segno anche su aspetti più critici della politica estera statunitense. Venne accusato di avere un ruolo attivo nel bombardamento segreto della Cambogia e nel colpo di Stato militare del 1973 in Cile, elementi che pesano sulla sua eredità.
I critici si interrogano tutt’ora se Kissinger avesse davvero spinto per la fine della guerra del Vietnam o se l’avesse prolungata per aumentare le possibilità di rielezione del Presidente Nixon.
