lunedì, 29 Aprile 2024

Attentato a Gerusalemme, tre morti per mano di Hamas: morta una ragazza di 24 anni

Attentato ad una fermata del bus di Gerusalemme causa tre morti e sei feriti, i due terroristi erano sospetti operativi di Hamas. Gli assalitori sono stati neutralizzati dagli agenti presenti sulla scena e da un civile, che hanno risposto al fuoco annientandoli.

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Mentre arriva la notizia che la tregua tra Israele e Hamas verrà prorogata per altre 24 ore, un attentato a Gerusalemme ha provocato oggi, 30 novembre 2023, tre morti e sei feriti. Secondo il Times of Israel, due terroristi sospetti operativi di Hamas hanno aperto il fuoco in una fermata del bus, è morta una ragazza di 24 anni e due persone anziane. Intanto il sindaco di Gerusalemme, Moshe Lion, ha ordinato una maggiore presenza di agenti nella città “per rafforzare il senso di sicurezza tra gli abitanti”.

Secondo la polizia, i due terroristi erano originari di Gerusalemme Est ed erano armati di M16 e di una pistola. Hanno aperto il fuoco a una fermata dell’autobus nel sobborgo di Givat Shaul. Stando al Jerusalem Post, i due sono stati uccisi dalle forze di sicurezza e da un civile che hanno risposto al fuoco.

Il ministro israeliano per la Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir, ha reso noto che i due terroristi erano sospetti operativi di Hamas che vivevano a Tzur Bahar, a Gerusalemme Est, e viaggiavano in un’auto carica di centinaia di proiettili. Secondo le informazioni diffuse dal sito di Haaretz, i due assalitori erano fratelli: Murad e Ibrahim Namer, avevano rispettivamente 38 e 30 anni. I due erano già stati in carcere per attività terroristiche, Murad Namer, in particolare era stato incarcerato dal 2010 al 2020. Riguardo all’intervento di due militari e un civile che hanno neutralizzato i due terroristi, il ministro ha spiegato che la loro reazione dimostra “quanto sia importante la politica di distribuzione delle armi” ai civili.

Raggiunto accordo per proroga della tregua a Gaza

Nel frattempo, è stata estesa di un giorno la tregua a Gaza. Secondo l’accordo, saranno otto gli ostaggi che Hamas dovrebbe liberare, sei donne e due minori. A riportare la notizia i media israeliani, precisando che al conteggio odierno vanno aggiunte le due donne russo-israeliane, Elena Trofanov ed Irena Tatti, liberate la scorsa notte da Hamas in segno di riconoscimento nei confronti del presidente Vladimir Putin.

Secondo alcune fonti, oggi dovrebbero essere riconsegnate a Israele anche tre salme. Tuttavia, pare non sia ancora stato confermato un accordo definitivo su questo punto e i negoziati vanno avanti.

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