venerdì, 3 Maggio 2024

Migranti, il ministro Tajani incontra l’omologo tunisino alla Farnesina: “Uniti contro i trafficanti di esseri umani”

Il ministro Tajani ha incontrato il suo omologo tunisino presso la Farnesina. Tra i temi discussi il controllo frontiere, la lotta ai trafficanti e i rimpatri.

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Questa mattina, 13 aprile, dalle ore 9:00 si è tenuto, alla Farnesina, un importante incontro diplomatico tra Antonio Tajani, il nostro Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, e il suo omologo tunisino, Nabil Ammar.

Durante la conferenza stampa che ne è seguita, Tajani ha annunciato: “Stiamo lavorando  a un accordo per l’arrivo nel nostro Paese di 4mila lavoratori tunisini che saranno formati in Tunisia. La Tunisia – ha proseguito – è il primo Paese con cui stiamo realizzando questo progetto fuori dal click day – ovvero l’avvio, del 27 Marzo scorso, per la presentazione esclusivamente telematica delle domande per gli 82.705 lavoratori extracomunitari previsti dal decreto flussi pubblicato in Gazzetta ufficiale del 26 Gennaio 2023 – Con Tunisi, stiamo lavorando per la migrazione legale e i rimpatri, malgrado le lungaggini burocratiche.” 

Sia Roma che Tunisi, inoltre considerano fondamentale la lotta ai trafficanti di esseri umani”. Un tema sul quale il ministro tunisino si è detto “disposto a collaborare per rafforzare le frontiere” e rispetto al quale Tajani ha ribadito che “la cooperazione è seria, ci sono già accordi che continueranno ad essere in vigore e saranno implementati”.

Altro argomento caldo discusso oggi, è stato quello dei finanziamenti al Paese nordafricano promessi dal Fondo Monetario internazionale (Fmi): “L’Italia ha una visione strategica sulla Tunisia – ha detto Tajani, ribadendo la posizione assunta dal Premier Giorgia Meloni in occasione del Summit for Democracy – siamo favorevoli a sostegni di tipo economico per favorire la crescita di questo Paese così importante, l’Italia farà la sua parte nei confronti del Fmi. Noi abbiamo posto sin dall’inizio il tema delle riforme in Tunisia e dei finanziamenti legati alla progressiva implementazione delle riforme, ma allo stesso tempo siamo rispettosi della democrazia, non tocca a noi decidere chi deve governare, c’è un governo legittimo. Dobbiamo rispettare i nostri interlocutori, non sostituirci a loro. Non siamo colonizzatori. Bisogna aiutare questo Paese da un punto di vista politico – ha proseguito il nostro Ministro degli Esteri – per far sì che l’Fmi cominci ad erogare quanto prima i fondi previsti, la nostra proposta è stata molto chiara. Cominciare a finanziare la Tunisia e consegnare dopo una prima tranche una seconda tranche con l’andare avanti delle riforme. Non bisogna condizionare tutto alla conclusione del processo delle riforme”.

Il Ministro tunisino Nabil Ammar, dal suo canto, si è detto disponibile sin da subito a rafforzare il contrasto ai trafficanti di esseri umani anche se la soluzione a medio e lungo termine è economica”. “Dobbiamo stabilizzare – ha proseguito Ammar – le persone sul territorio. Stiamo già esplorando insieme all’Italia progetti concreti per la formazione professionale e il reclutamento di lavoratori competenti. L’economia tunisina ha un potenziale notevole, ci sono già 900 aziende italiane nel Paese. Bisogna risanare la nostra economia e contiamo sull’Italia anche in quanto membro dell’Unione Europea”. Così si è espresso a margine della conferenza stampa il Ministro degli esteri Ammar.

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