Le organizzazioni non governative restano le principali ambulanze del mare. La Geo Barents, la Ong di Medici senza Frontiere, dopo una lunga e difficile operazione di salvataggio, ha tratto a bordo e salvato 440 migranti.
L’allerta lanciata nei giorni passati da Alarm Phone, il cosiddetto centralino del mare, circa il pericolo di un possibile naufragio di un barcone con a bordo quasi 500 migranti, che navigava in zona Sar maltese, è stata finalmente raccolta dalla nave di Medici senza Frontiere, la Geo Barents. La Ong ha avvistato il barcone in balia delle onde, intorno alle 4 del mattino di ieri, 4 Aprile 2023, ed ha tentato di avvicinarsi il più possibile. A causa delle condizioni meteo avverse, i soccorsi sono proseguiti nell’arco di tutta la giornata, per non mettere ulteriormente a rischio la vita dei migranti e dei soccorritori. Dopo 11 ore di lavoro delicatissime, mediante due battelli gonfiabili a chiglia rigida, che hanno lentamente abbordato il natante, in serata i volontari della Geo Barents hanno fatto sapere che sono stati tratti in salvo 440 superstiti, di cui 8 donne e 30 bambini, dichiarando che è stata una delle operazioni più difficili nella quale siano stati impiegati.
Sarebbe potuta essere una nuova strage del Mediterraneo, ma in questo caso, per fortuna, non è andata così, grazie alla collaborazione di diverse organizzazione umanitarie, tutte non governative: Alarm phone, innanzitutto, che due giorni fa aveva raccolto e rilanciato una richiesta d’aiuto giunta da un’imbarcazione sovraccarica, poi l’aereo della Sea Wacht, il SeaBird, che ha monitorato la situazione dall’alto, e soprattutto la Geo Barents che nonostante le condizioni del meteo proibitive è riuscita a soccorrere tutti. È stata un’operazione lunga e difficile, ma alla fine dopo circa 11 ore di lavoro ininterrotto, i volontari della nave di Medici Senza Frontiere sono riusciti a trarre in salvo i 440 migranti, per lo più nuclei familiari fuggiti dalla Libia. Soltanto una donna, svenuta durante i soccorsi è stata portata d’urgenza in elicottero a Malta, tutti gli altri sopravvissuti si trovano in queste ore, a bordo della Geo Barents, ed hanno riferito di 4 giorni di navigazione, di cui due senza né acqua né cibo, con onde alte 4 metri e forti raffiche di vento.
La nave ora si sta dirigendo nel porto di Brindisi, come disposto dal Viminale, ma impiegherà almeno 2/3 giorni per arrivare nel porto assegnato; 100 persone delle 440 a bordo verranno invece evacuate nelle prossime ore a bordo di un mezzo militare italiano.
Nel frattempo, grazie al miglioramento delle condizioni meteorologiche, a Lampedusa è stato possibile effettuare le operazioni di evacuazione degli hotspot sovraffollati e anche l’arrivo di altre due imbarcazioni, rispettivamente con 40 e 18 migranti.