giovedì, 18 Aprile 2024

Georgia, i manifestanti in piazza a Tbilisi: no alla lege russa

I manifestanti sono scesi in piazza, a Tbilisi, contro la legge "sulla trasparenza dell'influenza straniera. Stasera, davanti al Parlamento, ci sono più di 10.000 persone. Gli agenti della polizia georgiana hanno effettuato alcuni arresti.

Da non perdere

Martedì 7 Marzo, il governo della Georgia, ha approvato in prima lettura il disegno di legge “sulla trasparenza dell’influenza straniera”. I 76 deputati hanno votato a favore dell’adozione del documento e 13 sono stati contrari.

La volontà di aderire alla UE va in contradittorio con i “movimenti” del governo georgiano. La somiglianza di questo disegno di legge  con la legge russa votata nel 2012 da Vladimir Putin, nel suo paese, ha creato il malcontento tra i manifestanti. Più di 5.000 persone sono scese in piazza, vicino al Palazzo del Parlamento, per manifestare contro questa legge “bavaglio”, una lege creata per limitare la libertà di stampa e fermare le ONG che lottano per i diritti civili, una lege incompatibile con i valori UE.

Salome Zurabishvili, la presidente della Georgia, che era a New York, ha espresso la sua solidarietà ai manifestanti garantendo che metterà il veto anche se il Parlamento ha il potere di annullarlo.

La polizia georgiana. Gli agenti della polizia si erano posizionati con gli scudi davanti al parlamento per spingere i manifestanti più lontano dall’edificio. La gente presente aveva le mani alzate in segno di protesta pacifica. Dopo che il Ministero degli Affari Interni ha dichiarato che la protesta era diventata violenta, le forze dell’ordine hanno iniziato a usare i cannoni ad acqua, gas lacrimogeni, granate stordenti o proiettili di gomma.

I manifestanti sono stati dispersi dopo più di 10 ore di protesta. Non sono mancati i feriti tra i civili e gli animali che erano lì con i loro padroni. Sono stati arrestati 66 civili con l’accusa di disobbedienza alla polizia e violazione dell’ordine pubblico.

La protesta ha ripreso ieri pomeriggio, con una marcia di solo donne con dei manifesti “Stop Russia” o “Donne contro il controllo totale” riferiscono i media locali. Con in sottofondo l’inno georgiano i manifestanti si muovevano lungo la strada centrale Rustaveli Avenue. L’accesso al Palazzo del Parlamento era bloccato da decine di agenti della polizia. I bar della zona si sono offerti a dare acqua, caffè e tè caldo gratuitamente ai manifestanti.

Per le 19.00 (ora locale) era  prevista una nuova manifestazione “No alla legge russa”. Tutti i manifestanti erano muniti di occhiali da sci o mascherine protettive contro il gas e lacrimogeni. La sera tardi, in piazza erano più di 30 mila persone riferiscono i giornali locali. La polizia ha continuato a reprimere i manifestanti ma non si sono arresi, anzi si sono nascosti nella chiesa di fronte, nei bar lì vicino o nelle macchine per proteggersi per  poi ritornare in piazza.

Verso la mezzanotte, il disegno di legge sugli “agenti stranieri” è stato ritirato, lo ha riportato in un comunicato il partito Georgian Dream e il movimento pubblico Power of the People. Ufficialmente non esiste una procedura che possa permettere semplicemente di revocare un disegno di legge già approvato in prima lettura, il parlamento si dovrà riunire per la seconda lettura e votare contro. Più deputati dell’opposizione e attivisti civili hanno chiesto il rilascio delle persone arrestate in questi due giorni.

Tbilisi

Ultime notizie