sabato, 27 Aprile 2024

Iran, alunne avvelenate nelle scuole a Qom: “L’avvelenamento è stato intenzionale”, l’ammissione del viceministro

Le congiunzioni tra gli episodi di avvelenamento nelle scuole vengono esplicitate dalle autorità sanitarie, sono causate per provocare la chiusura delle scuole femminili, notizia oggi confermata dal viceministro stesso. Non sono stati annunciati arresti, ma le indagini sono in corso.

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L’ammissione del viceministro della Salute iraniano Youness Panahi è scioccante: “l’avvelenamento è stato intenzionale”. Così riporta l’agenzia giornalistica IRNA (Islamic Republic News Agency), aggiungendosi ad altri media locali che, dalla fine di novembre, riportano casi di avvelenamento respiratorio di centinaia di bambine dell’età di dieci anni nelle scuole, soprattutto della città di Qom. Non è un caso, dal momento che la località è annoverata tra le città sante iraniane, nonché il centro degli studi religiosi sciiti in Iran.

Le congiunzioni tra gli episodi di avvelenamento vengono esplicitate dalle autorità sanitarie, sono causate nel tentativo di provocare la chiusura delle scuole femminili, notizia oggi confermata dal viceministro stesso: “È emerso che alcuni individui volevano che tutte le scuole, soprattutto quelle femminili, fossero chiuse”. Come per altro, sta già avvenendo in Afghanistan da parte dei gruppi talebani.

Sappiamo per il momento che l’avvelenamento è stato causato da “composti chimici disponibili non per uso militare, e non contagioso né trasmissibile”, sempre secondo le parole di Jahromi.

L’avvelenamento respiratorio avverebbe inalando una sostanza che presenta un odore simile a quello della frutta. Molte ragazze sono state trasportate in ospedale.

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