venerdì, 26 Aprile 2024

Decreto Rave, seduta fiume notturna sospesa alle 4 del mattino: si riparte oggi alle 19

La seduta è durata fino alle 4 di questa mattina, giovedì 29 dicembre, ed è sospesa fino alle 19 di oggi. La scadenza per l'approvazione definitiva del Decreto Rave è fissata per domani, venerdì 30 dicembre.

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La Camera dei Deputati ha confermato la fiducia al Governo sul Decreto Rave con 206 voti a favore, 145 contrari e 3 astenuti. La seduta è durata fino alle 4 di questa mattina, giovedì 29 dicembre, ed è sospesa fino alle 19 di oggi, salvo possibili pause tecniche indispensabili che verranno decise dalla presidenza. La scadenza per l’approvazione definitiva del Decreto Rave è fissata per domani, venerdì 30 dicembre.

Il reato rave

Nel Decreto viene introdotto il cosiddetto reato rave, in riferimento alla questione dell’ergastolo ostativo e prevede il reintegro dei medici no-vax. Con alcune modifiche effettuate durante l’esame al Senato, anche con interventi emendativi da parte dell’esecutivo, nei primi articoli il Decreto fa riferimento ai termini circa l’accesso ai benefici penitenziari e alla liberazione condizionale, in assenza di collaborazione con la giustizia, da parte dei detenuti condannati per i cosiddetti gravi reati ostativi. Nello specifico, l’articolo 5 introduce nel Codice Penale, all’articolo 633-bis, il nuovo delitto di “invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o l’incolumità pubblica“.  Prevista pena dai 3 ai 6 anni e con multa dai mille ai 10mila euro per chiunque organizza o promuove l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, con l’intento di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento.

Inoltre, fino al 31 dicembre 2025, tutte le controversie circa provvedimenti relativi all’ammissione ai campionati professionistici e dilettantistici adottati dalle Federazioni sportive nazionali, riconosciute dal Coni e dal Cip, potranno essere trattate attraverso la disciplina speciale dettata durante l’emergenza Covid-19. Si fa riferimento, inoltre, alle norme transitorie in riferimento all’obbligo di vaccinazione per i lavoratori attivi nei settori sanitari, sociosanitari e socioassistenziali che non trovano più applicazione dal 2 novembre 2022, con la sospensione fino al 30 giugno 2023 delle sanzioni amministrative pecuniarie, equivalente a 100 euro, previste per l’inadempimento dell’obbligo di vaccinazione.

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