martedì, 23 Aprile 2024

Sciolto nell’acido per uno scambio di persona, svolta dopo 20 anni: due arresti per l’omicidio di Giulio Giaccio

Forse risolto il caso Giulio Ghiaccio, l'operaio ucciso e sciolto nell'acido per errore, scambiato per il fidanzato della sorella di una degli assassini. I due arrestati sono affiliati al clan camorristico Polverino, decisive le rivelazioni di un collaboratore di giustizia.

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Dopo 22 anni gli assassini di Giulio Giaccio, l’operario incensurato ucciso e sciolto nell’acido per errore, hanno un nome e un volto. L’omicidio è avvenuto a Marano, in provincia di Napoli, il 30 luglio del 2000. Nei giorni scorsi i Carabinieri del Comando Provinciale hanno eseguito una misura cautelare in carcere per due indagati appartenenti al clan camorristico Polverino, già detenuti perché gravemente indiziati per l’omicidio del Giaccio. Decisive per la risoluzione del caso le rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia.

I fatti

Le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno permesso di appurare che la vittima, all’epoca 25enne, era estranea a organizzazioni criminali e che i due indagati l’avevano erroneamente scambiata per la persona con la quale la sorella di uno dei due intratteneva una relazione non approvata. Giulio Ghiaccio si trovava nei pressi della sua abitazione quando venne avvicinato dagli indagati che fingendosi poliziotti lo hanno costretto a salire sulla loro auto. Nonostante lo scambio di persona e la vittima avesse negato ogni coinvolgimento nella storia d’amore, è stato ucciso ugualmente con un colpo di arma da fuoco e il corpo sciolto nell’acido.

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