venerdì, 26 Aprile 2024

I giorni che fanno la storia dello sport, 1° dicembre 2009: Messi vince il primo Pallone d’Oro

Il 1° dicembre 2009 Messi vinceva il primo dei suoi sette Palloni d'Oro. Trofeo arrivato dopo un anno incredibile con il Barcellona di Pep Guardiola.

Da non perdere

Nono appuntamento con la rubrica “I giorni che fanno la storia dello sport”, che ritorna dopo il 26 novembre 1996. La data da segnare in rosso è quella del 1° dicembre 2009, quando Leo Messi vinceva il primo Pallone d’Oro della sua carriera.
Quella sera la Pulce iniziò l’ascesa verso l’iridato trofeo individuale, vivendo serate come quella in altre sei edizioni.

Correva l’anno – 2009

Il 2009 è un anno triste per l’Italia, in quanto coincide con il terremoto de L’Aquila, violento sisma di magnitudo 6.3 che provocò 309 vittime, 1.500 feriti e 65mila sfollati. Ad ottobre è invece la morte di Stefano Cucchi a prendere le prime pagine dei quotidiani, con il giovane romano che muore in carcere in seguito a violenti pestaggi da parte delle Forze dell’Ordine.
Nonostante la cronaca nefasta c’è spazio anche per le belle notizie, come dimostra la giocata vincente al Superenalotto a Bagnone, Massa Carrara. In una ricevitoria infatti si è sbancata la clamorosa cifra di 148 milioni di Euro, la più alta mai registrata per una vittoria alle lotterie italiane.

Nel mondo il 2009 è invece celebre per la nascita del Bitcoin e di Windows 7, così come per il 60esimo anniversario della NATO. Beirut diventa capitale mondiale del libro, mentre si scopre la presenza di acqua nel sottosuolo lunare.
In Svezia diventano legali i matrimoni tra persone dello stesso sesso, in Africa si compie invece il primo viaggio apostolico di Benedetto XVI, che desta polemiche sulle dichiarazioni riguardo l’uso dei preservativi.
Proprio il Pontefice, alcuni mesi più tardi, è lo sfortunato protagonista di un’aggressione durante la celebrazione della messa di Natale nella Basilica di San Pietro.

Nello sport è l’anno del ritiro dal calcio giocato per Paolo Maldini dopo 23 anni di carriera, mentre Roma ospita la finale di Champions League. L’Inter trionfa in campionato per la 17esima volta, mentre la Lazio porta a casa Coppa Italia e Supercoppa italiana.
La Coppa Uefa diventa Europa League, con gli ucraini dello Shakhtar ad aggiudicarsi l’ultima edizione. In NBA i Lakers di Kobe Bryant diventano campioni per la 15esima volta nella loro storia, battendo gli Orlando Magic.
A Berlino si disputano i Mondiali di atletica e in quell’occasione Usain Bolt prosegue la sua ascesa. Il velocista jamaicano, grazie al tempo di 9”58, fa segnare il nuovo record del mondo nei 100 metri.
In Moto GP Valentino Rossi tocca quota 100 vittorie e si laurea campione del mondo per la nona e ultima volta, battendo il rivale Casey Stoner.

Barcellona Caput Mundi – Tutti ai piedi di Guardiola e Messi

Il Barcellona che si appresta a disputare la stagione calcistica 2008/2009 è in fase di rifondazione. Dopo cinque anni di convivenza saluta l’allenatore Frank Rijkard, l’olandese capace di riportare la Champions League in Catalogna dopo 14 anni di digiuno.
Ai saluti non c’è solo il mister, ma troviamo anche una discreta quantità di giocatori. Su tutti, spiccano gli illustri addii di Gianluca Zambrotta, Deco e Ronaldinho.
La prima squadra viene affidata al 37enne Pep Guardiola, che si trova in una situazione delicata, in quanto chiamato per la prima volta in assoluto a guidare la prima squadra, dopo un anno, seppur convincente, al Barcellona B. La campagna acquisti porta alla sua corte Caceres, Dani Alves, Piqué e la promozione dalla seconda squadra di Sergi Busquets.

L’inizio non è semplicissimo, il Barcellona racimola un punto nelle prime due giornate di campionato e tanti giornalisti iniziano a scrivere i nomi dei possibili successori di Pep. Dal 21 settembre 2008 però qualcosa cambia, il Barcellona diventa inarrestabile e segna 157 gol in 60 partite.
Marcature che valgono ai catalani la Copa del Rey, la Liga, ma soprattutto la Champions League. Nella finale di Roma, a contendersi l’ambita corona, ci sono il Barcellona e i campioni in carica del Manchester United.
Si tratta di una sfida nella sfida, perché è anche la sfida Messi contro Cristiano Ronaldo, Sud America contro Europa, il 10 contro il 7. La partita si sblocca al 10’ grazie al gol di Samuel Eto’o, lo United crea e cerca il pareggio, ma all’80esimo è Leo Messi di testa a trovare il definitivo raddoppio che mette la coppa nell’aereo per Barcellona.

I blaugrana sono sul tetto d’Europa per la terza volta, Messi e compagni si aggiudicano il Triplete, la vittoria di tre competizioni ufficiali nel corso della stessa stagione. Nei successivi sette mesi i catalani riusciranno a fare addirittura meglio, centrando il Sextuple grazie ai successi in Supercoppa Uefa, Supercoppa di Spagna e Mondiale per Club.
Il Barcellona del 2009 diventa la prima squadra al mondo a vincere tutti e sei i

trofei in palio in un anno solare.

Leo Messi – Un alieno tra comuni mortali

L’edizione del Pallone d’Oro 2009 non presenta nella lista finale dei migliori 29 nessun calciatore italiano, a differenza dell’anno precedente in cui il Belpaese poteva contare sulla presenza di Gigi Buffon. Come per l’edizione del 2008, è mezzogiorno di fuoco tra Cristiano Ronaldo e Messi.
Leo ci arriva però con tutti i pronostici a suo favore, stracciando l’asso lusitano di ben 240 voti, con il risultato di 473 a 233. L’epilogo non poteva essere diverso da questo, grazie alle 38 reti e i 19 assist realizzati in 51 partite nella stagione 2008/2009.
Non solo quantità, ma anche gol pesantissimi, come dimostrano i 23 segnati in campionato e i gol messi a segno nella finale di Copa del Rey e di Champions League.

Nei mesi restanti dell’anno solare, Messi si toglie lo sfizio di servire un assist nella finale di Supercoppa Uefa vinta sullo Shakhtar ad agosto. Va inoltre in gol nel ritorno della finale di Supercoppa di Spagna contro l’Athletic Bilbao, doppietta, ma soprattutto in quella del Mondiale per Club.
Nella serata di Abu Dhabi il Barcellona è chiamato alla vittoria contro gli argentini dell’Estudiantes per entrare nell’olimpo. Nonostante la grande qualità a disposizione, i catalani subiscono il gol sul finire del primo tempo e restano sotto nel risultato fino all’89esimo.
A pochi minuti dal triplice fischio è un colpo di testa di Pedro a scongiurare la sconfitta per Guardiola, mandando ai tempi supplementari l’incontro. L’Estudiantes, che si è trovato a centimetri dall’impresa, ora è con il morale sotto i tacchi e pronto a ricevere il colpo di grazia.
La rete del sorpasso porta ovviamente la firma di Messi, che al 110′ insacca addirittura di petto. Il Barcellona è sul tetto del mondo, Messi in un anno memorabile porta a casa qualsiasi trofeo possibile e immaginabile, oltre che il Pallone d’Oro, diventando il primo argentino a poter vantare un traguardo del genere.

Ultime notizie