sabato, 20 Aprile 2024

Mondiali Qatar 2022, minacciati calciatori dell’Iran: “Comportatevi bene o tortureremo le vostre famiglie”

Minacce d'arresto e tortura nei confronti delle famiglie dei giocatori della squadra di calcio iraniana ai Mondiali in Qatar, "se i giocatori non si comporteranno bene prima della partita contro gli Stati Uniti." Questo è quanto riporta la Cnn.

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La Cnn, riportando quanto saputo da “una fonte coinvolta nella sicurezza del torneo”, ha parlato di minacce d’arresto e tortura nei confronti delle famiglie dei giocatori della squadra di calcio iraniana ai Mondiali in Qatar, “se i giocatori non si comporteranno bene prima della partita contro gli Stati Uniti”, in programma oggi, e cruciale per i verdetti del Gruppo B.

In seguito al rifiuto dei calciatori iraniani di cantare l’inno nazionale nella loro partita d’esordio contro l’Inghilterra il 21 novembre, la fonte ha detto che i giocatori sono stati convocati a un incontro con membri del Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane. In quell’occasione sarebbe stato detto loro che le loro famiglie avrebbero affrontato “violenze e torture” se non avessero cantato l’inno nazionale o se avessero aderito a qualsiasi protesta politica contro il regime di Teheran.

Ufficiali sorvegliano i giocatori iraniani

I giocatori hanno cantato l’inno prima della seconda partita contro il Galles, disputata venerdì scorso, 25 novembre, dalla quale sono usciti vittoriosi per 2-0. La fonte citata dalla Cnn, che sta monitorando da vicino le agenzie di sicurezza iraniane che operano in Qatar durante il periodo della Coppa del Mondo, ha affermato che decine di ufficiali delle Guardie rivoluzionarie sono impegnati a sorvegliare i giocatori iraniani che non sono autorizzati a socializzare al di fuori della squadra o incontrare stranieri. “C’è un gran numero di agenti di sicurezza iraniani in Qatar che raccolgono informazioni e monitorano i giocatori”, ha detto la fonte.

L’incontro tra l’allenatore dell’Iran e le Guardie rivoluzionarie

Secondo quanto riportato dalla fonte, l’allenatore dell’Iran, Carlos Queiroz, ha incontrato separatamente gli ufficiali delle Guardie rivoluzionarie in seguito alle loro minacce ai giocatori e alle loro famiglie. Queiroz ha dichiarato che i giocatori iraniani possono protestare ai Mondiali, ma solo nell’ambito dei regolamenti FIFA. Sempre la fonte ha raccontato che ai giocatori erano stati promessi inizialmente “regali e auto” prima della partita contro l’Inghilterra, ma il regime è passato alle minacce dopo l’umiliazione del rifiuto della squadra di cantare l’inno nazionale.

“Nell’ultima partita contro il Galles, il regime ha inviato centinaia di finti sostenitori per creare un falso senso di sostegno e favore tra i tifosi. Per la prossima partita contro gli Stati Uniti, il regime ha in programma di aumentare significativamente il numero di finti sostenitori a migliaia”, ha dichiarato la fonte.

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