venerdì, 19 Aprile 2024

È morto a 67 anni Roberto Maroni, ex ministro dell’Interno

L'ex ministro dell'Interno oltre che premier per un breve periodo lascia 2 figli e la moglie. Tifoso milanista, era considerato negli anni '80 il "braccio destro di Bossi" con il quale ha contribuito a fondare la Lega Nord.

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Questa mattina è morto a soli 67 anni Roberto Ernesto Maroni. Malato da tempo, era nato a Varese il 15 marzo 1955. L’ex Ministro dell’Interno e del Welfare nella sua carriera politica è stato segretario della Lega e governatore della Lombardia. Tifosissimo del Milan, Maroni lascia la moglie e 2 figli. La sua carriera politica che ha avuto inizio nel 1979 quando ha conosciuto Umberto Bossi, di cui era considerato il “braccio destro”, fino alla fondazione nel 1987 della Lega Nord di cui è stato coordinatore dal 2002. Nel 1994, in pieno governo Berlusconi ha ricoperto è stato vicepresidente del Consiglio e Ministro dell’Interno. Quando la Lega alla fine del 1994 abbandona Berlusconi, Maroni non ci sta e prende pesantemente posizione, venendo anche accolto da fischi e richiesta di dimissioni. A febbraio 1995 invece, il legame con Bossi si ricostruisce e alle elezioni del 1996 la Lega lo ripresenta e viene eletto nel proporzionale. Quando viene costituito il ”Governo provvisorio della Padania”, Maroni ricopre il ruolo di portavoce prima e di premier poi. Nel 1998 è stato condannato a 8 mesi per resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale per gli incidenti avvenuti a Milano in via Bellerio davanti alla sede della Lega Nord nel settembre 1996.

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