martedì, 16 Aprile 2024

Maneskin, salute mentale (e non solo) a rischio: divorati dal successo

Il frontman: “Eviterei una seconda ondata di musicisti che impazziscono o muoiono gonfi di medicinali”

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Ogni cosa ha un prezzo, essere sulla bocca di tutti può costare caro. I protagonisti del numero di dicembre di Vogue Italia sono i Maneskin, che raccontano il loro stato d’animo ad Alessandro Michele, direttore creativo del marchio di lusso Gucci.

“Da un paio d’anni siamo in moto perpetuo, ed è pazzesco ma anche pericoloso perché la mancanza di tempo rischia di intaccare il lato artistico” dice Victoria De Angelis, bassista e fondatrice della rock band più in voga del momento “Può capitare che ci troviamo a scrivere una canzone in cinque giorni ed è davvero insensato, dovremmo prenderci tutto il tempo del mondo per la nostra musica”. Anche il chitarrista Thomas Raggi si sfoga “La cosa che più mi manca è avere del tempo per crescere come musicista”.

A parlare senza peli sulla lingua è Damiano, il leader del gruppo: “La sovraesposizione e il lavorare troppo oltre alle proprie possibilità è quello che ha distrutto le carriere dei migliori artisti delle ultime generazioni. Quando non riesci più a viverti la tua vita perché da una parte sei sommerso dalle responsabilità e dall’altra sei divorato dalla paura di sparire (cosa succede se dico di no all’intervista, alla tv, al tour) inizi a soffocare. Eviterei una seconda ondata di musicisti che impazziscono o muoiono gonfi di medicinali, ci sono tanti buoni artisti, me li terrei in salute per i prossimi anni!”

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