sabato, 20 Aprile 2024

Si intrufola nella mail dell’azienda e cambia l’iban: sventata truffa informatica per oltre 1 milione di euro

Si è intromesso nella corrispondenza della società e spacciandosi per un'azienda con cui era in corso una trattativa si è fatto accreditare sul proprio iban oltre 1 milione di euro.

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La Polizia postale di Parma ha rintracciato e recuperato 1,30 milioni di euro sottratti a un’azienda del posto attraverso una frode informatica. Il raggiro è noto come “man in the middle” e consiste nell’intromissione abusiva di un soggetto alla corrispondenza fra aziende che sono in rapporto d’affari. In sostanza, il truffatore accede all’account email di una delle parti e, spacciandosi per l’azienda con cui si è in trattativa, induce l’obbligato, attraverso la sostituzione del corretto Iban, a corrispondere quanto dovuto ad un diverso beneficiario. L’azienda ricevente tuttavia, una volta resasi conto che la somma destinata a un loro creditore era stata dirottata a un’ente finanziario straniera diverso, si è prontamente rivolta alla sezione della Postale di Parma. Le indagini hanno permesso di intercettare e recuperare l’intera somma poco prima che questa venisse trasferita sul conto corrente estero dei truffatori.

Per prevenire questo tipo di frodi la Polizia postale consiglia di:
-Utilizzare software antivirus sempre aggiornati;
-Incrementare la sicurezza delle password che dovrebbero avere una lunghezza minima 10 caratteri, alfanumerici, maiuscoli e minuscoli nonché caratteri speciali con modifica periodica (per esempio ogni 6 mesi);
-Prestare attenzione alle email ricevute: molte email fraudolente possono assomigliare a quelle originali oppure presentare evidenti errori nella lingua italiana o ancora utilizzare un linguaggio arcaico o scolastico, in quanto spesso tradotte da sistemi online;
-Considerare che gli Istituti di Credito non inviano mai email contenenti link o allegati;
-Non aprire mai allegati dei quali non si sia assolutamente certi della provenienza.

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