Due persone sono state arrestate e 19 deferite in stato di libertà con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di frodi informatiche e riciclaggio, creando false strutture alberghiere. Oltre 600mila euro i proventi dell'illecito.
Gli indagati in questione, residenti in varie province del Paese hanno sottratto circa 1 milione di euro a una nota Banca italiana grazie a particolari metodologie di attacchi cyber, oltre che di tecniche di vishing e smishing.
Si è intromesso nella corrispondenza della società e spacciandosi per un'azienda con cui era in corso una trattativa si è fatto accreditare sul proprio iban oltre 1 milione di euro.