giovedì, 28 Marzo 2024

Strade pulite con appalti “sporchi”, procedure confezionate su misura: 19 indagati gare truccate per 10 milioni

Il fornitore prescelto sarebbe stato informato prima della pubblicazione del bando, in modo da poter acquisire, con calma, i mezzi e le attrezzature richieste. Erano richiesti requisiti tecnici stringenti, ridotti tempi di consegna e previste rilevanti penali.

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La Guardia di Finanza a Lucca ha concluso un’indagine coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale locale nel settore degli appalti pubblici, che vede coinvolte società a totale partecipazione pubblica che operano nella raccolta e nel trattamento dei rifiuti urbani con sede in Toscana e in Emilia Romagna, individuando 8 procedure “truccate” di fornitura beni per un valore di oltre 10 milioni di euro. Le gare di appalto in questione, riferite al noleggio di spazzatrici stradali, automezzi e di un macchinario per il trattamento rifiuti, hanno visto la presenza di un solo partecipante che risultava aggiudicatario in mancanza di altre offerte competitive. Dalle indagini emerge che il vincitore delle gare “su misura” risulterebbe avere rapporti commerciali con un affarista il quale, a sua volta aveva un familiare all’interno della stazione appaltante.

Il fornitore prescelto sarebbe stato informato prima della pubblicazione del bando, in modo da poter acquisire, con calma, i mezzi e le attrezzature richieste. Erano richiesti requisiti tecnici stringenti, ridotti tempi di consegna e rilevanti penali, tutti elementi che utili a scoraggiare l’interessamento di altri partecipanti. Nessuno avrebbe rischiato sapendo che i termini stabiliti non consentivano di reperire e allestire i mezzi richiesti, anche tenendo conto delle penali che prevedevano addirittura la possibilità di recesso da parte della società pubblica senza alcun riconoscimento di indennizzi. 

In un caso, per un elevato numero di mezzi richiesti, ovvero 30 autocarri con allestimenti peculiari, è emersa l’evidenza secondo la quale neppure in un anno sarebbe stato possibile preparare tale fornitura, per la quale erano stati invece previsti appena 60 giorni per la consegna. In un altro caso, dalle intercettazioni telefoniche è emerso che gli indagati, al fine di penalizzare ed escludere con certezza altri concorrenti, avrebbero concordato un punteggio aggiuntivo qualora i mezzi fossero stati consegnati in anticipo rispetto ai già ridotti tempi previsti dal bando di gara.

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